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Patologie della tiroide: prime ricerche confermano il ruolo del microbiota intestinale

Gli studi del rapporto tra la composizione del microbiota e la tiroide cominciano a fare il proprio esordio in letteratura. Al momento ne sono stati pubblicati due, condotti su pazienti con tiroidite di Hashimoto, sia eutiroidei, sia ipotiroidei. In entrambi si è vista una riduzione del phylum Bacteroidetes, mentre nei soli pazienti ipotiroidei si è avuta una diminuzione dei Firmicutes.

Sviluppare questo tipo di studi è molto importante perché la tireopatia autoimmune – la più frequente delle patologie autoimmuni al mondo – comporta l’ipotiroidismo che, a sua volta, comporta l’uso cronico di uno dei farmaci più utilizzati in assoluto: la tiroxina, il cui assorbimento è particolarmente sensibile a tutta una serie di fattori nei quali il microbiota sembrerebbe essere coinvolto.

Parliamo di questi temi con il Prof. Marco Centanni, endocrinologo dell’Università La Sapienza di Roma, UOC Latina, che con il suo gruppo di lavoro sta studiando il microbiota a livello della mucosa duodenale con l’obiettivo di identificare eventuali variazioni importanti in relazione al malassorbimento e/o alla patogenesi immunitaria. 

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