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Mercato dei probiotici: sulle vendite pesa ancora l’effetto coronavirus

Nel mese di giugno un calo importante rispetto allo stesso mese dello scorso anno, sia a valore sia a volumi, nelle vendite in farmacia.

L’effetto Covid-19 sui consumi non risparmia il mercato dei probiotici. Nonostante l’uscita dal lockdown e l’allentamento delle restrizioni, si continua a registrare una riduzione della domanda sempre più marcata, in linea con il crollo dell’intero comparto degli integratori.

Se nel periodo del lockdown, in particolare durante le prime settimane di marzo, avevamo osservato una crescita del mercato degli integratori (+5,8 %) trainata dai prodotti legati alla sfera della prevenzione e del sistema immunitario, il mese di giugno 2020 delinea un quadro ben diverso.

Secondo i dati di New Line Ricerche di Mercato, basati su una stima di sell-out del canale farmacia a partire da un panel di circa 10.000 farmacie, il mercato degli integratori registra soltanto nell’ultimo mese una perdita di quasi 30 milioni di euro (-10,3 %) e oltre 2 milioni di unità (-13,52 %).

Se da un lato è vero che i dati non prendono in considerazione il mercato delle farmacie, che ha visto crescere a doppia cifra traffico e fatturati durante il lockdown, è anche vero che la perdita è solo in parte mitigata da un incremento del sell-out del canale online, data la quota di mercato ancora bassa di quest’ultimo rispetto al fatturato totale delle farmacie fisiche.

In un contesto così definito anche il segmento dei probiotici, già messo a dura prova durante il lockdown dalla riduzione del numero di interazioni tra medici e pazienti, subisce le conseguenze del calo della spesa media mensile, di una maggiore propensione al risparmio e più in generale dalle ripercussioni economiche sul bilancio familiare.

I dati mostrano nel mese di giugno un calo importante rispetto allo stesso mese dello scorso anno, sia a valore (-13,8 %) sia a volumi (-16.32 %), che si traduce in perdite per quasi 300 mila unità vendute nel solo mese di giugno.

Il calo nell’ultimo mese consolida ulteriormente il trend negativo iniziato nel mese di marzo, che porta a una contrazione delle vendite dei probiotici da inizio anno (YTD) da 197 milioni di euro del 2019 a poco meno di 180 milioni, facendo registrare un calo complessivo di circa il 9%.

Questi dati, in contrapposizione al trend positivo della spesa media dei prodotti alimentari, suggeriscono che la crescente attenzione del consumatore verso i probiotici e più in generale verso gli integratori, non sia ancora tale da consentirne l’ingresso “culturale” nel paniere dei beni essenziali.

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Dati New Line in collaborazione con Integratori Italia.

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