Cerca
Close this search box.

Tumore del colon retto: studio rivela correlazione con uso prolungato di antibiotici

CONDIVIDI →

Tumore del colon retto: studio rivela correlazione con uso prolungato di antibiotici

CONDIVIDI →

In questo articolo

L’uso prolungato di antibiotici aumenta il rischio di polipi nell’intestino, escrescenze della mucosa che in alcuni casi possono evolvere in una forma maligna di tumore del colon-retto. A sostenerlo è un gruppo di ricerca coordinato da Andrew T. Chan del Massachusetts General Hospital di Boston.

I ricercatori sono giunti a questa conclusione dopo aver analizzato i dati ottenuti da un gruppo di 16.600 donne, selezionate fra le 121.000 infermiere che nel 1976 sono state arruolate in uno studio prospettico di coorte denominato Nurses’ Health Study.

Secondo quanto riportato sulla rivista Gut, per essere incluse nello studio le partecipanti dovevano aver compiuto almeno 60 anni nel 2004, essere state sottoposte a una colonscopia tra il 2004 e il 2010 e aver fornito i dati relativi all’utilizzo che hanno fatto di antibiotici dai 20 ai 59 anni.

I ricercatori hanno così analizzato l’associazione tra la comparsa di polipi (diagnosticati in 1.195 donne) e un utilizzo prolungato di antibiotici: dai dati ottenuti è emerso che se la somministrazione di antibiotici è stata particolarmente recente (ultimi 4 anni), il rischio di comparsa di polipi è il medesimo rispetto a chi non ne ha fatto uso.

Al contrario, chi ha assunto antibiotici per più di 2 mesi fra i 20 e i 39 anni presenta un rischio maggiore del 36% di sviluppare un adenoma colon rettale rispetto a chi non ne ha fatto un uso prolungato in quegli stessi anni. La probabilità sale ulteriormente se si considera il periodo fra i 40 e i 59 anni (rischio maggiore del 69%).

I dati ottenuti sono risultati indipendenti dal tipo di adenoma (ad alto o a basso rischio di evolvere in un tumore maligno), ma non dalla sua posizione. È stata infatti rilevata una maggiore associazione con i polipi localizzati nel colon prossimale piuttosto che nel tratto distale.

Gli autori concludono quindi che, pur non potendo trarre da uno studio osservazionale conclusioni su un rapporto causa-effetto, una spiegazione biologica plausibile per questa associazione sarebbe da ricercare nella capacità degli antibiotici di modificare il microbiota intestinale.

Questa ipotesi trova conferma in precedenti studi, che hanno osservato nei pazienti con cancro del colon-retto una diversa composizione dei batteri intestinali. L’interazione fra il microbioma “disbiotico” e le cellule epiteliali e immunitarie presenti nella mucosa intestinale potrebbe quindi promuovere il processo di carcinogenesi.

«I risultati ottenuti – concludono i ricercatori – forniscono ulteriori dati a supporto del ruolo giocato dagli antibiotici, e quindi dal microbioma, nello sviluppo del cancro del colon-retto. In futuro saranno necessari ulteriori studi per valutare l’impatto dell’assunzione di antibiotici sulla composizione e sulla funzione del microbioma, con particolare attenzione alla possibile relazione con i meccanismi della carcinogenesi colorettale».

Lisa Trisciuoglio

Potrebbe interessarti

Oppure effettua il login