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Tumore allo stomaco: la diagnosi precoce potrebbe passare dal microbiota

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Tumore allo stomaco: la diagnosi precoce potrebbe passare dal microbiota

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Un gruppo di ricercatori cinesi della The Chinese University of Hong Kong ha individuato alcuni specifici pattern batterici che potrebbero rivelarsi utili nella diagnosi del tumore allo stomaco ai primi stadi.

Diversi centri di ricerca stanno concentrando i loro sforzi sullo studio della variazione nella composizione del microbiota in patologie oncologiche con l’obiettivo di individuare specifici biomarker microbiologici.

In questo studio, pubblicato sulla rivista Gut, del gruppo BMJ, i ricercatori sono riusciti a correlare la variazione nella composizione del microbiota gastrico e differenze nell’interazione di alcuni ceppi batterici con l’insorgenza di questa neoplasia.

Sono cinque le specie identificate, P. stomatis, D. pneumosintes, S. exigua, P. micra e S. anginosus, che potrebbero trasformarsi nei futuri target microbiotici della fase precoce del carcinoma gastrico.

Nello studio è stato inoltre presa in considerazione la presenza o l’assenza di Helicobacter pylori, considerato uno dei fattori di rischio nella progressione di questo tumore, nella valutazione delle interazioni fra le specie in esame, mettendo in luce una maggiore capacità fra le specie osservate, nei campioni in cui Helicobacter pylori non era presente.

Tumore allo stomaco: così cambia il microbiota dello stomaco

Sono stati presi in considerazione 81 campioni di mucose gastriche provenienti da pazienti affetti da gastrite superficiale, gastrite atrofica, metaplasia intestinale, carcinoma gastrico.

Per stabilire la composizione del microbioma, è stato isolato il DNA per lo studio dei geni del rRNA 16S dai campioni. Le sequenze ottenute sono state suddivise in clusters di unità tassonomiche operazionali (OTUs), in questo modo si è dimostrato che durante la progressione della carcinogenesi esiste una riorganizzazione delle specie presenti nella mucosa.

I campioni provenienti da pazienti con tumore, confrontati con quelli affetti da gastrite superficiale o metaplasia intestinale, possiedono una minore eterogeneità microbica, osservando un aumento del phylum Fusobacteria, e dei generi Peptostreptococcus, Dialister e Mogibacterium, e una diminuzione dei taxa Vogesella, Candidatus, Portiera, Comamomadaceae, e Acinetobacter.

Numerosi studi hanno osservato come nel tumore del pancreas, dello stomaco e del colon, esiste un aumento dei batteri buccali. Tuttavia, non è stata dimostrata una relazione diretta tra l’aumento di batteri buccali e l’insorgenza di tumore gastrico.

Il gruppo di ricerca ha inoltre rilevato un aumento delle interazioni tra le specie batteriche caratteristiche del tumore gastrico ed è stato osservato un aumento di tali interazioni con il progredire degli stadi di malattia.

Le cinque specie messe in evidenza nello studio pilota e nella successiva validazione, sono: P. stomatis, D. pneumosintes, S. exigua, P. micra e S. anginosus, ottenendo un risultato di AUCs di 0.82 e 0.81.

In futuro, se questi risultati saranno confermati in ulteriori indagini, potrebbe essere possibile considerare alcuni componenti del microbioma come possibili biomarker nella diagnosi del tumore allo stomaco.

Sara Notararigo

Redazione

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