Vaginosi batterica e disbiosi in donne in età fertile: i risultati di uno studio italiano dimostrano che non è tanto il cluster o il gruppo di microrganismi a determinare l’evento patogeno, bensì altri cluster di tipo citochinico, quindi infiammatorio, correlati ad alcuni microrganismi. Questo significa che nelle disbiosi o nelle infezioni batteriche vaginali non è sufficiente andare a valutare esclusivamente il tipo di popolazione batterica, ma è necessario comprendere il suo impatto rispetto all’ospite, quindi affiancare ai parametri prettamente microbiologici la risposta in termini di citochine pro-infiammatorie.
Ciò porterebbe a identificare, nell’ambito di uno stesso pattern infettivo, sottogruppi di donne con una risposta esagerata e incrementata da un punto di vista infiammatorio che potrebbero avere outcome, sia in ambito ostetrico che in ambito ginecologico, assolutamente negativi.
Ce ne parla il ginecologo Francesco De Seta, autore dello studio in questione.