Lo sviluppo del sistema immunitario dei bambini è influenzato da diversi fattori materni, ma il modo in cui componenti specifici del sistema immunitario della madre influenzano lo stato immunitario di un neonato rimane un mistero.
Mediante esperimenti sui topi, i ricercatori hanno scoperto che i linfociti T γδ materni sono coinvolti nello sviluppo dell’immunità polmonare nella prole.
I risultati, pubblicati su Cell Reports, suggeriscono in particolare che l’immunità polmonare di un neonato è influenzata dall’interazione tra i linfociti T γδ materni, il microbiota intestinale e gli acidi grassi a catena corta (SCFA) di origine microbica.
Anticorpi materni, e non solo
Sebbene fosse già noto che il trasferimento di anticorpi dalla madre fosse in grado di influenzare lo sviluppo del sistema immunitario della prole, non era ancora chiaro il ruolo degli altri componenti del sistema immunitario materno, per esempio quello dei linfociti T γδ.
Si tratta di specifici globuli bianchi presenti nel tratto riproduttivo femminile, nella pelle e nelle ghiandole mammarie, che controlla la produzione di anticorpi e partecipa a un dialogo incrociato con il microbiota.
Per colmare questa lacuna, i ricercatori guidati da Pedro Papotto della University of Manchester e Bruno Silva-Santos della University of Lisbon hanno deciso di studiare come i linfociti T γδ materni influenzano la maturazione del sistema immunitario in topi appena nati.
Sviluppo immunitario nel neonato
Durante il primo respiro del neonato dopo la nascita, il liquido che riempie i polmoni viene sostituito dal gas.
Ciò provoca una reazione immunitaria chiamata “first breath response“, che causa il rimodellamento del tessuto polmonare.
Rispetto ai topi di controllo, quelli nati da madri prive di linfociti T γδ hanno mostrato un aumento dell’infiammazione polmonare dopo il first breath response.
I polmoni dei cuccioli sono inoltre risultati arricchiti di cellule immunitarie e molecole associate a un tipo di risposta immunitaria che guida l’infiammazione dei tessuti e provoca cambiamenti come gonfiore, prurito e dolore.
I cuccioli nati da madri prive di linfociti T γδ trattati con antibiotici avevano livelli polmonari di molecole immunitarie simili ai controlli e livelli più elevati di Lachnoclostridium, mentre quelli nati da madri con questo tipo di linfociti avevano una maggiore abbondanza di Rikenellaceae, Muribaculaceae e Lachnospiraceae.
Rispetto ai controlli, questi cuccioli hanno anche mostrato livelli ridotti di acidi grassi a catena corta (SCFA).
Infezioni polmonari
In seguito all’infezione polmonare da parte di un parassita, i cuccioli nati da madri senza linfociti T γδ hanno mostrato un danno polmonare maggiore rispetto ai controlli.
Tuttavia, la supplementazione con SCFA ha ridotto l’infiammazione dopo l’infezione.
Gli SCFA di origine microbica sono risultati in grado di prevenire anche l’infiammazione polmonare esacerbata dopo l’attivazione immunitaria indotta dal primo respiro.
«I risultati suggeriscono che i linfociti T γδ materni regolano la colonizzazione microbica postnatale e la disponibilità di metaboliti di origine microbica nella prole, influenzando così lo sviluppo del sistema immunitario polmonare», affermano i ricercatori.
Tuttavia saranno necessari ulteriori studi per identificare il meccanismo mediante il quale queste cellule modificano la composizione del microbiota.