Uno studio clinico multisciplinare, condotto da ricercatori dell’Università di Palermo1, della Federico II di Napoli2 e della University of Alberta in Canada3, ha valutato la sopravvivenza di pazienti con tumore bilio-pancreatico in relazione al proprio microbiota biliare.
Il team di ricercatori ha riscontrato come un aumento di E. coli nella bile porti effettivamente a una diminuzione della sopravvivenza. Ciò suggerisce che alcuni ceppi del patogeno possano essere considerati fattori di rischio nella carcinogenesi e/o progressione della neoplasia epato-biliare. Comprendere meglio il microbiota della bile potrebbe quindi in futuro essere di supporto alla prevenzione e al trattamento delle neoplasie bilio-pancreatiche.
Paola Di Carlo, autrice dello studio, ci racconta i dettagli in questa intervista realizzata durante il 47° congresso nazionale SIM, Società Italiana di Microbiologia.
Altri autori dello studio:
1 D’Arpa F., Agrusa A., Gulotta G., Fasciana T., Rodolico V., Giammanco A.
2 Serra N.
3 Sergi C.