Guardando al microbiota delle società occidentali e confrontandolo con quello delle popolazioni non occidentalizzate, si nota una minore ricchezza batterica.
È colpa di fattori come l’uso di antibiotici, una dieta più ricca di grassi e povera di vegetali e l’inquinamento, o le popolazioni lontane da noi hanno acquisito nuovi batteri indipendentemente da ciò che accade in occidente?
Per rispondere a queste domande, Nicola Segata – docente e direttore del CIBIO all’Università di Trento – e il suo gruppo di ricerca hanno avuto accesso ai campioni intestinali della mummia Iceman di Bolzano, che ha 5.300 anni.