Cerca
Close this search box.

Scoperto microbo intestinale che promuove l’assorbimento dei nutrienti

I risultati di un recente studio suggeriscono che fornire alle popolazioni a rischio ligandi del recettore NOD2 o batteri probiotici che rilasciano alti livelli di molecole che lo attivano può aiutare a trattare la denutrizione.
CONDIVIDI →

Scoperto microbo intestinale che promuove l’assorbimento dei nutrienti

CONDIVIDI →
Stato dell'arte
Quasi la metà dei decessi tra i bambini sotto i 5 anni è legata alla denutrizione. La denutrizione non solo arresta la crescita e lo sviluppo, ma causa anche alterazioni del microbiota intestinale. Non è stato però ancora dimostrato come i microbi intestinali influenzino la crescita.
Cosa aggiunge questa ricerca
Mediante esperimenti sui topi, i ricercatori hanno scoperto che un ceppo della specie Lactiplantibacillus plantarum, chiamato LpWJL, favorisce la crescita e l’aumento di peso. Le molecole presenti sulla parete cellulare di LpWJL attivano nelle cellule epiteliali intestinali il recettore NOD2, che viene inibito nei topi malnutriti. Il pathway di segnalazione attivato da NOD2 aumenta la proliferazione delle cellule intestinali e migliora l’assorbimento dei nutrienti, aumentando la crescita dei topi.
Conclusioni
I risultati suggeriscono che fornire alle popolazioni a rischio ligandi del recettore NOD2 o batteri probiotici che rilasciano alti livelli di molecole che lo attivano può aiutare a trattare la denutrizione.

In questo articolo

Quasi la metà dei decessi tra i bambini sotto i 5 anni è legata alla denutrizione. Di recente un gruppo di ricercatori ha scoperto che un microbo intestinale può favorire la crescita e l’aumento di peso nei topi denutriti. 

I risultati, pubblicati su Science, suggeriscono che specifici batteri probiotici possono contrastare la riduzione della crescita e dello sviluppo derivante dalla denutrizione, che colpisce oltre 149 milioni di bambini nei Paesi a basso e medio reddito. 

Microbiota e malnutrizione

Precedenti studi hanno dimostrato che la denutrizione può causare alterazioni del microbiota intestinale e che un ceppo della specie Lactiplantibacillus plantarum, chiamato LpWJL, è in grado di contrastare alcuni degli effetti della denutrizione nei topi

I ricercatori guidati da Martin Schwarzer dell’Institute of Microbiology of the Czech Academy of Sciences e François Leulier dell’Ecole Normale Supérieure de Lyon hanno quindi studiato l’effetto di questo ceppo batterico in un modello murino di denutrizione. 

Lactiplantibacillus plantarum promuove la crescita 

I ricercatori hanno somministrato ai topi appena nati una dieta ipocalorica, povera di grassi e proteine. 

Al giorno 56, i topi sono risultati più piccoli e hanno guadagnato meno peso rispetto a un gruppo di roditori di controllo alimentato con una dieta convenzionale. 

L’integrazione di topi neonati con LpWJL per cinque settimane ne ha migliorato sia la crescita sia l’aumento di peso, oltre ad aver aumentato i livelli ematici del fattore di crescita dell’insulina-1 (IGF-1), un ormone che svolge un ruolo importante nella crescita infantile. 

«Questi risultati sono in linea sia con una recente ricerca, secondo la quale LpWJL aumenta i livelli circolanti di IGF-1, sia con uno studio clinico che ha dimostrato un aumento significativo dei livelli sia di IGF-1 sia di insulina nei bambini del Bangladesh con malnutrizione acuta grave che hanno ricevuto un trattamento alimentare terapeutico basato sul microbiota». 

Coinvolto anche il sistema immunitario 

Ulteriori esperimenti hanno dimostrato che le molecole presenti sulla parete cellulare di LpWJL attivano nelle cellule epiteliali intestinali NOD2, un recettore immunitario che viene inibito nei topi malnutriti. 

Il pathway di  segnalazione attivato da NOD2 ha potenziato la proliferazione delle cellule intestinali e migliorato l’assorbimento dei nutrienti, portando a un aumento di IGF-1.

Questo, a sua volta, ha promosso la crescita nei topi denutriti. Le pareti cellulari isolate dal batterio LpWJL sono risultate sufficienti per stimolare il pathway di segnalazione attivato da NOD2, suggerendo che il batterio non ha bisogno di essere vivo per esercitare i suoi effetti benefici sulla crescita.

Giorgia Guglielmi
Giorgia Guglielmi è una science writer freelance residente a Basilea, in Svizzera. Ha conseguito il dottorato in Biologia all’European Molecular Biology Laboratory e il Master in Science Writing al MIT.

Potrebbe interessarti

Oppure effettua il login