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Individuato ceppo batterico correlato al tumore del colon retto

Leggi l'articolo completo | Texas A&M Health Science Center, Bryan (USA) | Pubblicato su PLOS Pathogens
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Individuato ceppo batterico correlato al tumore del colon retto

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Lo sviluppo del tumore colon-rettale, secondo una recente ricerca pubblicata su PLOS Pathogens, sarebbe favorita dalla presenza di uno specifico batterio appartenente alla specie Streptococcus gallolyticus.

L’associazione fra questo batterio e il tumore colon-rettale era nota da diverso tempo, ma per la prima volta un gruppo di ricerca sarebbe riuscito a dimostrare che è proprio il gallolyticus a facilitare lo sviluppo della patologia.

Il condizionale è ancora d’obbligo perché, anche se i risultati di questa ricerca sono solidi, saranno necessarie ulteriori indagini per confermare i dati.

Lo studio, coordinato da Ritesh Kumar presso il Texas A&M Health Science Center, si è svolto in due fasi: in vitro su colture di cellule tumorali umane e in vivo su un modello animale della malattia.

Stando ai risultati della sperimentazione, lo Streptococcus gallolyticus sembra effettivamente in grado di promuovere la proliferazione delle cellule di carcinoma colon rettale.

Tale effetto sembra dipendere dalla fase di crescita in cui lo Streptococcus gallolyticus si trova e, in ogni caso, si verifica soltanto in presenza di un contatto diretto fra l’agente patogeno e le cellule tumorali. La presenza dei soli metaboliti prodotti infatti non induce alcuna proliferazione tumorale.

Il ruolo di Streptococcus gallolyticus nel tumore del colon retto

I ricercatori hanno analizzato il processo cellulare attraverso il quale il gallolyticus promuove il tumore colon-rettale: un ruolo chiave in questo processo è dettato dalla beta-catenina, una proteina umana il cui pathway di segnale presiede alla proliferazione delle cellule, ed è un indicatore patologico importante per riconoscere la presenza del tumore.

Nel corso della ricerca, le cellule in cui la produzione di beta-catenina è stata ridotta, lo Streptococcus gallolyticus non ha causato la proliferazione delle cellule tumorali.

Nella sperimentazione in vivo, la somministrazione di gallolyticus ha inoltre determinato una maggiore produzione di beta-catenina e un maggior numero di tumori sviluppati rispetto al gruppo di controllo (in cui sono stati somministrati altri ceppi batterici).

I ricercatori hanno infine osservato la prevalenza del batterio nei pazienti affetti da tumore colon-rettale, dato finora poco esplorato dalla ricerca scientifica.

Streptococcus gallolyticus tumore colon retto
Immagine a immunofluorescenza di Streptococcus gallolyticus in tessuto tumorale prelevato da pazienti con tumore colonrettale. Le frecce indicano la presenza del batterio (in rosso).

È ben documentata l’associazione fra lo Streptococcus gallolyticus nei casi di batteriemia ed endocardite, ma all’interno di questa popolazione, la proporzione di pazienti affetti da tumore colon-rettale è ridotta.

L’ipotesi più accreditata è che questi pazienti possano avere un’infezione da gallolyticus “silente”, senza manifestare sintomi di batteriemia o di endocardite.

L’analisi condotta su oltre cento campioni tissutali ha fatto emergere un’infezione da gallolyticus nel 74% dei tessuti tumorali e nel 47% dei tessuti sani provenienti dagli stessi pazienti.

Lo Streptococcus gallolyticus sembra perciò svolgere un ruolo fondamentale nello sviluppo del tumore colon-rettale umano: questa scoperta, in prospettiva, potrebbe offrire nuovi strumenti per lo sviluppo di nuove strategie mirate alla diagnosi, alla prevenzione e alla cura di questa patologia.

Davide Soldati

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