I probiotici in ginecologia stanno assumendo un ruolo sempre più importante, con il supporto di evidenze scientifiche sempre più solide.
• Vaginosi Batterica
• Candida vaginale
La World Health Organization, definisce i probiotici come «microrganismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell’ospite». Oltre alla quantità è importante però considerare anche le loro caratteristiche, dal momento che non tutti i probiotici sono uguali.
Accedi al nostro dossier: Probiotici orali per disturbi ginecologici
I loro effetti sono infatti “ceppo-specifici”, da cui la complessità della scelta del più opportuno nelle diverse situazioni e nella certificazione dei loro reali benefici.
Per esser incluso nella categoria probiotici, un probiotico deve infatti arrivare vivo e vitale nella sede d’azione e colonizzarla adeguatamente. Solo in questo modo potrà portare un qualche effetto.
In generale possiamo dire che i lactobacilli (in passato chiamati “fermenti lattici”) sono batteri gram-positivi anaerobi, normalmente presenti nel nostro intestino e apparato genitourinario femminile.
Per approfondire l’argomento leggi le monografie:
Lactobacillus acidophilus LMG S-29159
Lactobacillus rhamnosus SD5675
Lattoferrina
Nell’ambiente vaginale c’è un’elevata presenza fisiologica di lattobacilli che, nel complesso, vanno a costituire il microbioma vaginale.
I lattobacilli sono in grado di produrre acido lattico (da cui il nome) partendo dal lattosio e altri zuccheri. È così che creano un ambiente acido (pH < 4.5), oltre a produrre batteriocine, antibiotici naturali che contrastano la crescita di eventuali patogeni.
Sappiamo che una riduzione della loro espressione è associata a diversi stati patologici sia per un disequilibrio (disbiosi) sia per il rischio più elevato di contrarre infezioni come vaginosi batterica, candidiasi vaginale o al tratto urinario.
Vaginosi Batterica
La vaginosi batterica è un’infezione vaginale causata da un disequilibrio (disbiosi) del microbiota vaginale. Si caratterizza da una forte diminuzione dei batteri commensali, i cosiddetti “batteri buoni”, lattobacilli in primis, e da un aumento di quelli patogeni come Gardnerella, Prevotella o Mycoplasma.
Una sua insorgenza, soprattutto se ricorrente, predispone al rischio di contrarre infezioni gravi (HIV ad esempio) oltre che al parto pretermine se avviene durante la gravidanza.
Nonostante la cura “standard” preveda il ricorso ad antibiotici, l’utilizzo di probiotici è fortemente raccomandato per diminuire non solo gli effetti collaterali della terapia (antibiotico-resistenza, diarrea ecc.) ma anche la recidiva della malattia.
Respecta®, dispositivo medico ad uso orale contenente 5 miliardi di lattobacilli in 2 ceppi diversi, Lactobacillus acidophilus LMG S-29159, Lactobacillus rhamnosus SD5675, e lattoferrina bovina (RCX®), ha dimostrato di migliorare i sintomi (prurito, perdite, cattivo odore, bruciore) e la frequenza di recidiva delle vaginosi batteriche.
Candida vaginale
Dopo la vaginosi batterica, l’infezione di vulva e vagina da Candida (da cui il nome candidiasi) è il secondo disturbo ginecologico tra le donne in età fertile.
Principalmente a carico del ceppo Candida albicans, è generalmente asintomatica e talvolta (9%) ricorrente. Il trattamento con antimicotici è risolutivo nella maggior parte dei casi seppur con qualche eccezione. Soprattutto se assunti per lunghi periodi, l’efficacia degli antimicotici si abbassa esponendo la donna al rischio di recidive.
Anche in caso di candida, Respecta® si è rivelato efficace nel ridurre il ritorno dell’infezione (recidive) ed alleviare la sintomatologia.
Iniziativa editoriale promossa da Sandoz S.p.A.
IT2011177118- Respecta® è un Dispositivo Medico CE. Leggere attentamente le avvertenze e le istruzioni per l’uso.