Ci sono molte malattie dermatologiche collegate all’alterazione del microbiota intestinale e/o cutaneo. Dalle malattie infiammatorie croniche come la psoriasi, la dermatite atopica e le malattie autoimmuni come la vitiligine e l’alopecia areata, a quelle patologie che abbiamo sempre considerato infezioni: l’acne, la dermatite seborroica, la rosacea e la pitiriasi versicolor. Quest’ultime, in realtà, sono da considerare effetto di disbiosi cutanee. Non solo: anche la reazione infiammatoria a livello della barriera intestinale può diventare un’infiammazione a distanza che può localizzarsi per esempio sulla cute, come succede nella psoriasi o nella dermatite atopica.
L’approccio della dermobiotica a queste patologie prevede un ruolo importantissimo della dieta, con l’utilizzo anche di probiotici.
Il dermatologo Marco Pignatti (Università di Modena) ci parla degli effetti positivi di un complesso probiotico sottoposto a brevetto composto da tre lattobacilli: Lactobacillus plantarum PBS067, L. reuteri PBS072 e L. rhamnosus LRH020, ceppi già testati nella dermatite atopica e nell’acne.