In occasione dell’inaugurazione del Danone OneBiome Laboratory a Paris-Saclay, Microbioma.it ha incontrato Emmanuel Perrin, Advanced Technology Ingredients Senior Director di Danone, per approfondire la visione dell’azienda su come sfruttare le conoscenze legate al microbioma per guidare la prossima generazione di soluzioni nutrizionali.
In questa intervista Perrin ci ricorda come la composizione del microbiota intestinale si formi nelle prime fasi della vita e sia influenzata da molteplici fattori, tra cui ambiente, farmaci e soprattutto alimentazione. Il cibo emerge così come la principale interfaccia con il microbiota, in grado di mantenerne la diversità e la resilienza, contribuendo così alla salute a lungo termine.
Grazie alle potenzialità dei laboratori OneBiome, i ricercatori Danone possono analizzare la composizione del microbioma umano e identificare come specifici alimenti lo influenzino in modo positivo o negativo, rendendo possibile la progettazione di interventi dietetici personalizzati.
Nel corso del dialogo, viene evidenziato il ruolo della fermentazione di precisione come strumento trasformativo per produrre composti bioattivi con funzioni mirate, e viene descritta la collezione di ceppi dell’azienda come una vera e propria “banca dell’innovazione” che, grazie a sistemi robotizzati di screening, consente di individuare le condizioni ottimali per applicazioni in ambito salute.
Le collaborazioni strategiche e le acquisizioni recenti, come quelle nel campo dei postbiotici, ampliano ulteriormente il portafoglio di soluzioni basate sul microbioma.
Guardando al futuro, Danone immagina un’evoluzione della ricerca sul microbioma lungo tre direttrici — personalizzata, predittiva e protettiva (il modello delle 3P) — per dare vita a innovazioni alimentari capaci di anticipare i bisogni individuali e contribuire a una vita più sana.
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Fonte: https://microbiomepost.com/shaping-the-food-of-the-future-at-danone-microbiome-insights-precision-fermentation-and-the-3p-innovation-path/
