Asse intestino-cervello: quali sono le sue funzioni?

L’asse intestino-cervello è stato oggetto di ricerca per diversi decenni, ma è solo negli ultimi 15 anni che si è scoperta l’importanza dei microbi che risiedono nel tratto enterico nel signaling dall’intestino al cervello e viceversa.

Quando guardiamo al microbiota intestinale iniziamo a vedere una biochimica molto complessa, intrecciata alle funzionalità del cervello e degli altri organi. Quest’ultimi, infatti, dipendono proprio dai microbi intestinali per produrre molecole fondamentali al funzionamento di tutto l’organismo.

Inoltre, quando analizziamo i modi in cui i microbi comunicano con il cervello, troviamo due fondamentali vie di comunicazione: il nervo vago e gli acidi grassi a corta catena.

Gli acidi grassi a corta catena come butirrato, propionato e acetato sono prodotti metabolici batterici e possono entrare nel flusso sanguigno e viaggiare verso il cervello.

Il dibattito sulle loro funzioni a livello cerebrale è ancora aperto, ma ci sono prove che possano agire come modulatori epigenetici e che possano modificare il modo in cui i geni nei neuroni effettivamente operano. Ma agiscono anche attraverso i recettori classici chiamati g-protein coupled receptors”.

Un altro ruolo molto importante dei microbi è la produzione di triptofano, precursore necessario per la serotonina, sintetizzato in particolare dai bifidobatteri.

Naturalmente, tutto ciò comporta un impatto del microbioma intestinale nella regolazione dell’umore, del sonno e dell’appetito.

Ted Dinan della University College Cork, in Irlanda, ci fa una panoramica sull’asse intestino-cervello.

Video registrato in occasione del corso ECM Microbiota & brain: the thinking organs sponsorizzato da Bromatech®, un’azienda da sempre impegnata sul fronte della ricerca scientifica e della formazione medica.

 

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