Melanoma: le fibre alimentari migliorano la risposta dei pazienti all’immunoterapia

Seguire una dieta ricca di fibre, come frutta, verdura e legumi, potrebbe migliorare la capacità di rispondere all'immunoterapia. Ecco i risultati di un recente studio pubblicato su Science
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Melanoma: le fibre alimentari migliorano la risposta dei pazienti all’immunoterapia

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Stato dell’arte
I farmaci immunoterapici, che stimolano il sistema immunitario a riconoscere e uccidere le cellule tumorali, hanno rivoluzionato la terapia contro il melanoma, ma in molti pazienti non riescono a fermare la crescita del tumore.

Cosa aggiunge questa ricerca
Analizzando il profilo del microbiota intestinale di pazienti con melanoma, i ricercatori hanno scoperto che l’assunzione di cibi ricchi di fibre all’inizio del trattamento immunoterapico è associata a una maggiore sopravvivenza libera da progressione. Risultati simili sono stati osservati in un modello murino di melanoma.

Conclusioni
I risultati supportano l’ipotesi che il microbiota intestinale sia in grado di modulare la risposta all’immunoterapia.

I farmaci immunoterapici, stimolando il sistema immunitario, lo spronano a riconoscere e uccidere le cellule tumorali. Questo approccio ha rivoluzionato la terapia contro il melanoma, ma in molti pazienti non riescono a fermare la crescita del tumore. 

Sebbene diversi studi abbiano suggerito che il microbiota intestinale possa influenzare la risposta all’immunoterapia, il ruolo della dieta e degli integratori probiotici non è stato ancora ben studiato.

Per colmare questa lacuna, Jennifer Wargo, co-autore dello studio presso la University of Texas MD Anderson Cancer Center, e i suoi colleghi hanno valutato i profili del microbiota intestinale di pazienti affetti da melanoma e modelli murini della malattia.

I risultati ottenuti, pubblicati su Science, suggeriscono che una dieta ricca di fibre sia in grado di modulare il microbiota intestinale aiutando alcuni pazienti con melanoma a rispondere meglio all’immunoterapia.

«Questo studio fornisce informazioni utili per futuri studi clinici che hanno l’obiettivo di migliorare i risultati dei trattamenti antitumorali utilizzando strategie dietetiche e di altro tipo», afferma Jennifer Wargo.

Dieta ricca di fibre e tumori

In primo luogo, i ricercatori hanno arruolato 438 pazienti con melanoma, la maggior parte dei quali aveva intrapreso un trattamento con immunoterapici. 

Quando i partecipanti allo studio hanno iniziato la terapia, è stato loro chiesto di completare un questionario dietetico e un’indagine sull’uso di antibiotici e probiotici.

Nei pazienti che hanno riferito di aver seguito una dieta ricca di fibre prebiotiche all’inizio del trattamento immunoterapico è stata rilevata una maggiore sopravvivenza libera da progressione rispetto ai pazienti la cui dieta risultava povera di fibre. 

I ricercatori non hanno invece riscontrato differenze nei pazienti che hanno assunto o meno probiotici.

Successivamente, il team ha scoperto che i pazienti affetti melanoma arruolati in studi clinici hanno beneficiato di una combinazione di una dieta ricca di fibre prebiotiche e nessun uso di integratori probiotici.

Probiotici Vs prebiotici

Infine, i ricercatori hanno condotto uno studio in un modello murino di melanoma. Anche in questo caso i benefici maggiori sono stati osservati negli animali con dieta ricca di fibre e che non hanno assunto probiotici.

In generale, l’uso di probiotici è risultato associato a una ridotta risposta all’immunoterapia, a una maggiore dimensione del tumore, a una minore diversità del microbiota intestinale e a minori livelli di cellule immunitarie in grado di uccidere i tumori. 

Al contrario, una dieta ricca di fibre prebiotiche era correlata a una crescita più lenta del tumore e a una migliore risposta all’immunoterapia.

Conclusioni

Questi risultati supportano dunque l’ipotesi che l’immunità antitumorale sia più forte nei soggetti con una dieta ricca di fibre e senza probiotici

«I dati suggeriscono inoltre che, modificando la composizione del microbiota intestinale, si possa influenzare la capacità del paziente di rispondere all’immunoterapia», aggiunge Giorgio Trinchieri, coautore dello studio presso il National Institutes of Health. 

«Seguire una dieta ricca di fibre, come frutta, verdura e legumi, potrebbe migliorare la capacità di rispondere all’immunoterapia».

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