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Wellmicro: test del microbiota al centro della medicina personalizzata del futuro

Presentata alla stampa la storia di Wellmicro, nata come spin-off dell’Università di Bologna. Ha brevettato un metodo per l’analisi genetica del microbiota intestinale.

Nasce nel 2015 come spin off dell’Università di Bologna, brevetta il proprio metodo per l’analisi del microbiota intestinale e nel 2022 entra a far parte del gruppo Named, nato dall’unione di sette aziende italiane (Specchiasol, Named, Phytogarda, Wellmicro, Farma-Derma, Named sport, New Penta GDI Martera), il cui azionista di maggioranza è la società di venture capital White Bridge investments.

Stiamo parlando di Wellmicro, l’azienda italiana che si occupa al 100 per cento dell’analisi genetica del microbiota umano, animale e ambientale. La storia e le prospettive future dell’azienda sono state presentate alla stampa nei giorni scorsi.

«La ricerca sul microbiota intestinale sta dimostrando ogni giorno di più come la composizione microbica dell’intestino sia fondamentale per il benessere di ciascuno, ma anche come ogni persona sia dotata di un microbiota con caratteristiche uniche e adattive ai vari momenti della vita, tanto da essere considerato la parte variabile del nostro genoma. Ogni individuo è unico in condizione di “eubiosi”, vale a dire di equilibrio e simbiosi tra i microrganismi e l’ospite, e ancora di più nei molteplici casi di “disbiosi”, cioè in condizione di squilibrio pro-infiammatorio – ha affermato Giovanni Barbara, professore ordinario di Medicina interna e Gastroenterologia, direttore dell’Unità complessa di Medicina interna e gastroenterologia all’IRCCS Policlinico S.Orsola, nonché Chair di Gut Microbiota for Health section of European Society of Neurogastroenterology and Motility».

Sottolinea l’esperto: «Oggi abbiamo un nuovo obiettivo in termini di salute umana: preservare un ecosistema microbico sano. L’identificazione di indicatori di scarsa salute del microbiota rappresenta un importante passo avanti nella individuazione di nuovi target di approcci dietetici e terapeutici mirati al ripristino del naturale benessere del microbiota». 

Sono ormai sempre più numerose le evidenze secondo cui l’intestino rappresenta la cabina di regia per la salute fisica e psichica proprio grazie all’azione svolta dal microbiota. 

«E il test del microbiota intestinale» come ha spiegato durante la conferenza stampa il microbiologo Andrea Castagnetti, co-founder di Wellmicro, oggi direttore generale «rappresenta un nuovo strumento utile  ai professionisti per migliorare il percorso diagnostico-terapeutico, che sempre più tende a focalizzarsi sulle caratteristiche individuo-specifiche della persona. Il Gut Test di Wellmicro ricostruisce la composizione microbica del campione avvalendosi di innovativi strumenti bioinformatici come database proprietari per l’assegnazione tassonomica e pipeline brevettate per l’interpretazione funzionale. In altri termini, partendo da un’affidabile profilazione tassonomica del microbiota se ne traduce la composizione nel possibile pattern metabolico risultante. Questo permette anche la valutazione di quali aspetti della fisiologia dell’ospite possono essere impattati dal microbiota analizzato come, ad esempio, l’omeostasi immunitaria piuttosto che l’asse intestino-cervello fornendo un’analisi più completa possibile».

L’intestino è come un hub, un aeroporto da cui partono i voli per tutti gli altri scali: il microbiota intestinale dialoga in modo stretto e continuo con tutti gli altri microbiota, urovaginale, orale, respiratorio, cutaneo. «Merita di essere studiato e valorizzato nelle strategie di prevenzione e cura in tutte le specialità mediche» – ha aggiunto Alessandra Graziottin, dell’Università di Verona e direttore del Centro di ginecologia e sessuologia medica dell’ospedale San Raffaele Resnati di Milano. «Una recente indagine italiana su 1183 casi di dolore vulvare (la casistica più numerosa pubblicata al mondo) ha dimostrato che queste pazienti hanno una comorbilità del 94,7% con patologie intestinali, ha sottolineato Graziottin.

La visione di Wellmicro scommette dunque su un futuro in cui il ruolo del microbiota diventi uno dei pilastri della medicina personalizzata. Una visione condivisa anche da Alessio Romitelli, direttore operativo di Named Group nonché amministratore delegato di Wellmicro: «Il Gruppo nasce dall’idea di dare solidità e lunga vita ad eccellenze italiane con una importante e riconosciuta tradizione nella nutraceutica e nell’integrazione alimentare con prodotti e dispositivi al servizio del medico, del farmacista e del singolo».

«In questo contesto Wellmicro e le altre aziende che fanno parte del Gruppo trovano una grande sinergia di intenti e di visione che è alla base del nostro impegno e ispira la nostra ricerca», conclude Romitelli.

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