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4D pharma: incoraggianti i primi dati su E. gallinarum MRx0518 e pembrolizumab nel carcinoma renale

Presentati i dati preliminari dello studio clinico di fase I/II, attualmente in corso che sta testando la combinazione MRx0518-pembrolizumab su neoplasie avanzate.

4D pharma, azienda biotech impegnata nello sviluppo di Live Biotherapeutics products, ha presentato i dati preliminari sulle osservazioni cliniche e di sicurezza di uno studio clinico di fase I/II, attualmente in corso, condotto in collaborazione con MSD.

Obiettivo del trial è valutare la combinazione tra un preparato a base di Enterococcus gallinarum MRx0518, sviluppato da 4D pharma, e il farmaco oncologico anti-PD-1 pembrolizumab, in pazienti con neoplasie avanzate che hanno precedentemente risposto, ma la cui malattia è successivamente andata incontro a progressione.

Sono le prime osservazioni da uno studio oncologico sull’uomo che coinvolge un prodotto bioterapico vivo.

Ecco quanto al momento è emerso:

  • I dati iniziali dei primi sei pazienti mostrano che la combinazione MRx0518 e pembrolizumab è ben tollerata
  • Induzione di una risposta clinicamente rilevante in due su sei pazienti con precedente progressione di malattia
  • Tre pazienti ritirati per motivi correlati alla malattia (due a seguito di diagnosi di progressione, uno a causa di un evento avverso correlato alla malattia)

È uno studio in aperto il cui obiettivo è valutare la sicurezza e l’efficacia preliminare di MRx0518 e pembrolizumab in pazienti con carcinoma renale (RCC), melanoma, carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) e carcinoma della vescica che abbiano sviluppato resistenza agli inibitori PD-1 / PD-L1.

In studi preclinici, MRx0518 ha dimostrato una significativa efficacia in monoterapia e come terapia di combinazione con farmaci immuno oncologici. Ha anche dimostrato di essere un potente immunostimolante e in grado di aumentare il numero di linfociti infiltranti il ​​tumore (TIL) in modelli preclinici. Un numero maggiore di tali TIL è generalmente considerato un indicatore prognostico positivo per l’esito delle terapie immuno oncologiche.

Questi trattamenti non sono infatti efficaci in tutti i pazienti e coloro che rispondono possono sviluppare nel tempo una forma di resistenza, che comporta una perdita di efficacia e la ripresa della progressione di malattia. MRx0518 sembra quindi in grado di riattivare l’efficacia delle terapie immuno oncologiche.

Lo studio è stato appunto progettato per valutare questo effetto in pazienti con malattia metastatica avanzata.

I pazienti, per essere inseriti nello studio, devono presentare una malattia progressiva, confermata da due scansioni di riposo, prima dell’ingresso nello studio.

La parte A dello studio ha lo scopo di arruolare 12 pazienti con l’esito primario di misurare la sicurezza e la tollerabilità. La parte A viene eseguita per tre settimane e i pazienti ricevono un ciclo di pembrolizumab con MRx0518 assunto per via orale due volte al giorno.

Dalle osservazioni cliniche dei primi sei pazienti nella parte A è emerso che:

  • Due pazienti hanno mostrato una risposta parziale (secondo i criteri RECIST v1.11) con evidenza di riduzione del tumore e rimangono in studio (con un paziente in studio per oltre sei mesi)
  • Un paziente ha una malattia che è stabile e rimane in studio
  • Due pazienti sono stati ritirati dallo studio a causa della malattia progressiva
  • Un paziente è stato ritirato a causa di un evento avverso grave correlato alla malattia prima della scansione di riposo
  • L’unico paziente attualmente valutato per biomarcatori tumorali ha mostrato evidenza di aumento delle TIL a seguito del trattamento (il consenso per la valutazione dei biomarcatori è facoltativo)
  • Non sono stati osservati eventi avversi gravi correlati al farmaco.

Alex Stevenson, Chief Scientific Officer di 4D, ha dichiarato: «Sono incoraggianti questi primi segnali di attività per la combinazione MRx0518 e pembrolizumab in pazienti con malattia avanzata. Un terzo dei pazienti che ha smesso di rispondere agli inibitori della PD-1 e in cui si è verificata progressione di malattia ha mostrato un beneficio clinico. C’è anche un segnale iniziale in un paziente che suggerisce che il trattamento potrebbe essere in grado di aumentare il numero di linfociti infiltranti il ​​tumore in un contesto clinico, il che è coerente con i nostri risultati preclinici. Ci viene richiesto di stabilire la solidità delle risposte osservate e la loro frequenza in un numero maggiore di pazienti, siamo lieti di essere in grado di riportare questi risultati iniziali. Lo studio in aperto è attualmente in corso, esamineremo i dati su base continua per ottimizzare la nostra futura strategia di sviluppo per MRx0518. Abbiamo in programma di testare MRx0518 in ulteriori studi clinici che coinvolgono diversi tipi di tumore, sia in combinazione sia in monoterapia. Il prossimo studio, in combinazione con la radioterapia nel carcinoma del pancreas, è programmato per iniziare presso l’MD Anderson entro la fine dell’anno. Inoltre, continuiamo a sviluppare nuovi candidati bioterapici dal vivo, con modalità d’azione distinte, per applicazioni oncologiche».

 

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