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Dermatologia: probiotico topico ripristina equilibrio microbico nella dermatite seborroica

Un team di ricercatori dell’Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma ha condotto uno studio esplorativo in aperto per valutare un probiotico topico contenente Lactobacillus Crispatus P 17631 e Lacticaseibacillus paracasei I 1688 nel trattamento della dermatite seborroica.

Dermatite seborroica

La dermatite seborroica è una malattia infiammatoria cutanea cronica molto diffusa che colpisce una parte sostanziale della popolazione mondiale.

Caratterizzata dalla comparsa di chiazze ricoperte di scaglie oleose, la dermatite seborroica si manifesta prevalentemente in zone del corpo ricche di ghiandole sebacee, come il cuoio capelluto, il viso, il torace, la schiena e le pieghe del corpo.

Colpisce allo stesso modo entrambi i sessi e può verificarsi in individui di tutte le età.

La dermatite seborroica può avere un impatto significativo sulla qualità della vita a causa della sua natura cronica e dei sintomi, tra cui prurito, arrossamento e desquamazione.

Le opzioni terapeutiche, che includono antimicotici orali o topici, corticosteroidi, inibitori della calcineurina, cheratolitici, shampoo medicati e fototerapia, mirano a ridurre l’infiammazione e a controllare i sintomi. Anche modifiche dello stile di vita e della dieta possono aiutare a gestire la sintomatologia.

Il ruolo del microbiota cutaneo

Il microbiota cutaneo, composto da una vasta gamma di microrganismi che popolano la superficie della pelle, si è rivelato un attore fondamentale nello sviluppo e nella progressione della dermatite seborroica.

Tra questi microrganismi, funghi e batteri commensali hanno attirato particolare attenzione per le loro interazioni e il potenziale contributo alla dermatite seborroica. Inoltre, alcuni studi hanno rivelato una complessa interazione tra i funghi commensali, in particolare le specie di lievito Malassezia, e le popolazioni batteriche presenti sulla pelle.

La Malassezia potrebbe essere un fattore chiave nella patogenesi della dermatite seborroica e la sua abbondanza è spesso correlata alla gravità della malattia. Questo lievito, comunemente presente sulla pelle dei soggetti sani, può proliferare in determinate condizioni, portando a uno stato di disbiosi e innescando le risposte infiammatorie implicate nella dermatite seborroica.

Pertanto, comprendere la complessa interazione tra funghi commensali e batteri del microbiota cutaneo è fondamentale per svelare la patogenesi di questa malattia.

In un recente studio condotto nel Dipartimento di Dermatologia Clinica dell’Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma, è stato indagato il potenziale terapeutico di una sospensione oleosa topica contenente i batteri probiotici Lactobacillus crypatus P 17631 e Lacticaseibacillus paracasei I 1688, nel modulare la composizione del micobioma e del batterioma cutaneo e nell’alleviare la gravità della dermatite seborroica.

Lo studio italiano

Lo studio, un trial esplorativo in aperto, ha arruolato 25 pazienti con diagnosi di dermatite seborroica, la maggior parte dei quali presentava sintomi gravi. Tutti i partecipanti hanno ricevuto il trattamento con la sospensione oleosa contenente i due probiotici per una settimana, per poi essere monitorati per altre tre settimane.

Le caratteristiche di base dei partecipanti allo studio hanno rivelato un’elevata prevalenza di dermatite seborroica grave nella coorte di studio, valutata mediante il punteggio SDASI (Seborrheic Dermatitis Area and Severity Index).

Sono state osservate riduzioni significative della gravità della dermatite seborroica sia a una settimana (T8) sia a tre settimane (T28) rispetto al basale (T0).

È importante sottolineare che i miglioramenti nei punteggi SDASI sono stati mantenuti durante le tre settimane di follow-up, indicando la persistenza degli effetti terapeutici oltre il periodo di trattamento.

Per chiarire i meccanismi d’azione di questi probiotici topici, i ricercatori hanno caratterizzato le comunità microbiche dei campioni di pelle utilizzando la profilazione del micobioma-batterioma e l’analisi bioinformatica.

Dai dati ottenuti è emerso che il micobioma cutaneo presenta alterazioni significative nella composizione e nella diversità dei funghi in seguito al trattamento con la sospensione oleosa contenente i due probiotici.

In particolare, rispetto ai campioni al basale (T0) e post-trattamento (T28), dopo una settimana (T8) è stata osservata una marcata diminuzione nell’abbondanza di Malassezia, il genere fungino chiave implicato nella patogenesi della dermatite seborroica.

Al contrario, è stato osservato un aumento nell’abbondanza di altri generi fungini, indicativo di un cambiamento dinamico nel panorama del micobioma cutaneo dopo il trattamento.

Ulteriori analisi hanno svelato complesse interazioni tra funghi e batteri all’interno della comunità microbica dei pazienti con dermatite seborroica trattati la sospensione oleosa:

• le correlazioni negative con Malassezia, soprattutto a T0, evidenziano il suo ruolo dominante nella competizione con altri funghi e nel modellare la struttura della comunità

• la diminuzione di Malassezia e le correlazioni negative osservate a T8 possono essere attribuite alla ridotta competizione e a una comunità microbica meno stabile

• le interazioni tra funghi e batteri sono cambiate dopo la somministrazione di dei probiotici topici

• il trattamento ha indotto un aumento significativo dell’abbondanza relativa di L. Crispatus e L. paracasei a T8.

Questi risultati sottolineano la natura dinamica delle comunità microbiche in presenza di condizioni dermatologiche e hanno evidenziato l’impatto di questo trattamento sulle interazioni microbiche.

Inoltre, le indagini sulle capacità di adesione e di formazione di biofilm dei ceppi batterici Lactobacillus crypatus P 17631 e Lacticaseibacillus paracasei I 1688, hanno fornito informazioni più dettagliate sui meccanismi alla base degli effetti terapeutici.

In particolare, entrambi i ceppi batterici hanno mostrato solide capacità di adesione superficiale e formazione di biofilm in condizioni variabili, sottolineando il loro potenziale ruolo nella modulazione del microbiota cutaneo e nella promozione della diversità e della resilienza microbica.

Conclusioni

I risultati di questo studio hanno mostrato una significativa riduzione dei sintomi della dermatite seborroica, suggerendo la possibilità di utilizzare questo approccio come opzione terapeutica. Il trattamento con questo dispositivo medico ha portato a cambiamenti transitori nella diversità fungina, influenzando in particolare i livelli di Malassezia. Le comunità batteriche sono rimaste complessivamente stabili, ma si sono verificati aumenti temporanei di alcuni generi batterici.

Questo studio fornisce dunque prove convincenti dell’efficacia terapeutica di Lactobacillus crypatus P 17631 e Lacticaseibacillus paracasei I 1688 in sospensione oleosa nell’alleviare i sintomi della dermatite seborroica e nel modulare le dinamiche microbiche all’interno del microbiota cutaneo. I dati ottenuti indicano inoltre la possibilità di sviluppare nuovi trattamenti a base di probiotici. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno i meccanismi e gli effetti a lungo termine dei probiotici nel trattamento della dermatite seborroica.

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