Al via la collaborazione tra il colosso Unilever e la biotech statunitense Holobiome. Scopo dell’accordo è quello di identificare nuovi integratori o alimenti che abbiano un impatto positivo sul benessere mentale attraverso la modulazione del microbiota intestinale. I primi risultati sono attesi entro la fine di quest’anno.
Prebiotici per l’intestino e il tono dell’umore
Sono sempre più numerose le evidenze di letteratura sull’importanza del microbiota intestinale nella regolazione, tra l’altro, del tono dell’umore. Una relazione, quella tra intestino e cervello, incentrata soprattutto sul fatto che nel primo avviene la sintesi della maggior parte della serotonina presente nel nostro organismo.
Holobiome ha già individuato, attraverso la sua piattaforma di analisi, diversi batteri intestinali chiave in questo processo.
La partnership di ricerca tra Unilever e Holobiome punta quindi a identificare e sviluppare ingredienti alimentari specifici, in particolare prebiotici, in grado di interagire con questi batteri chiave.
L’ambizione a lungo termine è quella di introdurre questi ingredienti in alcuni alimenti e prodotti del portafoglio Unilever, allo scopo di aumentare i livelli di alcuni neurotrasmettitori con effetti sul benessere mentale.
Alimenti psicoattivi all’orizzonte
Ha così commentato Carla Hilhorst, Executive Vice President R&D Foods & Refreshment di Unilever: «Più del 70% dei consumatori è preoccupato che lo stress e l’ansia abbiano un impatto sulla loro salute. E cercano sempre più prodotti alimentari e bevande che possano avere un impatto positivo sulla loro salute generale e sul benessere mentale. Attraverso la partnership con Holobiome, non vediamo l’ora di capire di più sul modo in cui gli ingredienti interagiscono con il microbioma intestinale. Questa ricerca offre opportunità entusiasmanti per le nostre future formulazioni di cibi e bevande, consentendoci di fornire prodotti coraggiosamente più sani».
A sua volta, Philip Strandwitz, CEO e co-fondatore di Holobiome, ha dichiarato: «Tutti conoscono il detto ‘Siamo ciò che mangiamo’. Il microbioma è una parte importante di questa relazione e sembra avere un impatto su quasi ogni aspetto della nostra biologia. Pertanto, è importante capire come il cibo influenza i nostri microbi e le importanti funzioni che svolgono. Se riusciamo a mapparlo a livello di singolo ingrediente, c’è l’opportunità di fare scelte dietetiche personalizzate. La nostra piattaforma, alimentata dal nostro Atlas, che contiene quasi tutti i membri conosciuti del microbioma intestinale, ci consente di creare questa mappa per funzioni specifiche relative all’asse intestino-cervello. Siamo entusiasti di lavorare con Unilever».