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Università di Verona: accordo con Carbiotix per studiare correlazione microbiota e neuroinfiammazione

Una partnership pubblico-privato per studiare come modulare il microbiota intestinale per ridurre i processi di neuroinfiammazione.

La biotech svedese Carbiotix ha firmato un accordo di collaborazione con il dipartimento di Medicina dell’Università di Verona. Obiettivo della partnership è condurre uno studio, che durerà 6 mesi, nell’area della neuroinfiammazione utilizzando il Carbiotix Microbiome Modulator Therapeutics (MMT). L’accordo punta anche a individuare nuove applicazioni per MMT.

Lo studio, in vivo, che sarà condotto nel primo semestre del 2020 e sarà coordinato da Elena Zenaro, ricercatrice presso il dipartimento di Medicina, sezione di Patologia generale, dell’ateneo veronese.

In particolare sarà valutato l’impatto degli acidi grassi a catena corta (SCFA) e dei metaboliti prodotti da Carbiotix Microbiome Modulator Therapeutics (MMT) sulla funzionalità dei neutrofili modulanti e sul contributo di queste cellule ai processi coinvolti nella neuroinfiammazione.

I Microbiome Modulator Therapeutics di Carbiotix sono prebiotici, probiotici e postbiotici che, attraverso la modulazione del microbiota intestinale, amplificano la produzione di metaboliti chiave per il trattamento di diverse malattie metaboliche e croniche. Consistono in una fibra solubile AXOS di proprietà dell’azienda, specifici ceppi batterici e altre formulazioni innovative.

Kristofer Cook, CEO di Carbiotix, ha così commentato: «È la prima partnership accademica di Carbiotix volta a esplorare il potenziale della piattaforma MMT in diverse aree terapeutiche. Elena Zenaro, del dipartimento di Medicina, ha convalidato nella sua ricerca un legame tra livelli elevati di metaboliti specifici e un rischio ridotto di sviluppare neuroinfiammazione ed è convinta che la nostra piattaforma MMT sia una tecnologia interessante. La nostra ambizione è di continuare a costruire partnership simili per indagare nuove potenziali applicazioni di MMT, convalidare la nostra piattaforma MMT e accedere alle conoscenze degli esperti in ciascuna area terapeutica».

Elena Zenaro ha aggiunto: «Sono entusiasta di valutare il potenziale della piattaforma MMT Carbiotix nell’affrontare la neuroinfiammazione. Nella mia ricerca e negli studi recenti è stato dimostrato un legame tra la salute dell’intestino, la produzione di metaboliti chiave e la neuroinfiammazione. Gli MMT potrebbero avere un potenziale non ancora sfruttato nell’affrontare una serie di malattie neurodegenerative. Un’ulteriore convalida di questo approccio attraverso uno studio collaborativo con Carbiotix ci consentirà di comprendere meglio i meccanismi d’azione per sviluppare nuovi trattamenti».

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