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Nel microbiota dell’intestino tenue il “segreto” per invecchiare in salute

Studio su Cell Report: nella terza età avvengono cambiamenti microbici indipendenti dalla presenza di patologie.
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Nel microbiota dell’intestino tenue il “segreto” per invecchiare in salute

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Stato dell'arte
Durante il parto e subito dopo la nascita, milioni di microrganismi colonizzano l’intestino del neonato, ma non sappiamo quanti e quali di La diversità microbica intestinale diminuisce con l’età e può essere influenzata da malattie o farmaci. Tuttavia non sappiamo cosa succede al microbiota del tenue nella terza età.
Cosa aggiunge questa ricerca
L’11% dei microrganismi che per primi colonizzano l’intestino dei neonati, principalmente Bacteroides e Bifidobacterium, persiste durante il pI ricercatori hanno analizzato la composizione microbica dell’intestino tenue di oltre 250 persone di età compresa tra 18 e 80 anni osservando la riduzione della diversità del microbiota dell’intestino tenue nelle persone anziane e l’aumento dei livelli di Proteobatteri e di microbi anaerobi. L’aumento di Bacteroides, Lactobacillus ed Escherichia sembra dipendere solo dall’età, mentre i livelli di Klebsiella e Clostridium sono influenzati da altri fattori, inclusi il numero di farmaci assunti e le malattie presenti.
Conclusioni
I risultati suggeriscono che la comunità di microbi che vivono nell’intestino tenue si evolve con l’età. Poiché l’intestino tenue è fondamentale per l’assorbimento dei nutrienti, i cambiamenti nel suo microbiota potrebbero influenzare la salute umana.

In questo articolo

Il processo di invecchiamento produce cambiamenti nel microbiota dell’intestino tenue distinti da quelli causati dall’assunzione di farmaci o dalle patologie presenti. È quanto emerge da un recente studio, pubblicato su Cell Reports

 «Identificando i cambiamenti microbici nell’intestino tenue che dipendono dall’età, dall’uso di farmaci e dalla presenza di malattie, speriamo di identificare specifici componenti della comunità microbica su cui puntare per terapie e interventi che potrebbero promuovere un invecchiamento sano», afferma l’autore senior dello studio Ruchi Mathur, del Cedars-Sinai di Los Angeles.

Ricerche precedenti hanno suggerito che la diversità microbica intestinale diminuisce con l’invecchiamento. Tuttavia, per analizzare il microbiota intestinale, la maggior parte degli studi ha utilizzato campioni di feci, la cui composizione microbica non riflette pienamente quella dell’intero intestino.

Ruchi Mathur e i suoi colleghi hanno quindi analizzato la composizione microbica di 251 persone di età compresa tra 18 e 80 anni. L’intestino tenue di un adulto medio è lungo circa sei metri e la sua ampia superficie, simile per dimensioni a quella di un campo da tennis, è importante per l’assorbimento dei nutrienti e la funzione immunitaria.

Batteri coliformi aumentano con l’età

I ricercatori hanno scoperto che l’invecchiamento è associato a un aumento dei livelli di molecole indicative di un processo infiammatorio e che la diversità microbica nell’intestino tenue è legata al processo di invecchiamento

In particolare, la diversità del microbiota del tenue diminuisce nelle persone anziane e sembra essere influenzata dai coliformi, batteri a forma di bastoncino comunemente isolati da campioni fecali, come Escherichia, Klebsiella e Citrobacter.

I ricercatori definiscono i batteri coliformi come “perturbatori“: «I coliformi sono batteri normalmente presenti nel microbiota intestinale. Ma quando i loro livelli aumentano nell’intestino tenue, come accade con il passare degli anni, questi batteri esercitano un’influenza negativa sul resto della popolazione microbica. Sono come le erbacce in un giardino», afferma la coautrice dello studio Gabriela Leite.

Dai risultati ottenuti è emerso inoltre che la composizione del microbiota dell’intestino tenue cambia anche in base all’età: batteri come Actinobacillus, Bacteroides, Escherichia e Lactobacillus sono risultati costantemente aumentati nell’intestino tenue delle persone anziane.

Invecchiamento, farmaci e patologie

Mentre, come abbiamo visto, i livelli di alcuni batteri sono associati solo all’età, l’abbondanza di altri microbi è legata ad altri fattori. 

Per esempio, l’aumento dei livelli di Klebsiella negli anziani è associato al numero di farmaci assunti, indipendentemente dall’età, mentre l’aumento dell’abbondanza di Clostridium e Bilophila è risultato associato al numero di patologie.

«Questo studio ha permesso di dimostrare per la prima volta che alcune popolazioni microbiche sono maggiormente influenzate dai farmaci, altre dalla comparsa di determinate malattie, e altre ancora solo dall’età», afferma Ruchi Mathur.

I ricercatori hanno inoltre osservato che, durante l’invecchiamento, nell’intestino tenue sono maggiormente presenti batteri anaerobi.

 «Il nostro obiettivo è identificare nell’uomo i microbi presenti nell’intestino tenue in condizioni di salute e di malattia», afferma il coautore dello studio Mark Pimentel. «Dato l’importante ruolo svolto dall’intestino tenue nell’assorbimento dei nutrienti, i cambiamenti del suo microbiota possono avere un impatto importante sulla salute umana».

Giorgia Guglielmi
Giorgia Guglielmi è una science writer freelance residente a Basilea, in Svizzera. Ha conseguito il dottorato in Biologia all’European Molecular Biology Laboratory e il Master in Science Writing al MIT.

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