Nelle malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD) un ruolo attivo è svolto da alcuni batteri scoperti dal Prof. Kenya Honda della Keio University in Giappone. Questi microrganismi risiedono nel microbiota intestinale dei pazienti con IBD (ma non in quello degli individui sani) e sarebbero in grado di scatenare flare-up infiammatori. Come ci spiega Assaf Oron, Chief Business Officer della BiomX, la terapia con fagi rappresenta una possibile strategia terapeutica. Attraverso la fagoterapia, infatti, si potrebbero colpire proprio quei batteri coinvolti nell’IBD.