L’equilibrio e il benessere del sistema riproduttivo femminile sono fortemente influenzati dal microbiota vaginale, la cui composizione incide su numerosi aspetti della salute, inclusa la fertilità.
In condizioni fisiologiche, il microbiota vaginale presenta una diversità batterica inferiore rispetto a quello intestinale, e la sua composizione varia nel corso delle diverse fasi della vita. Nelle donne in età fertile, i lattobacilli risultano predominanti e svolgono un ruolo fondamentale nella protezione della mucosa genitale.
Disbiosi vaginale e infertilità
In caso di disbiosi, si verifica una riduzione di questi batteri benefici e l’insorgenza della vaginosi batterica, condizione associata a esiti riproduttivi negativi come il fallimento dell’impianto, il parto pretermine e l’aborto spontaneo. Secondo uno studio recente, circa il 50% delle donne sottoposte a PMA con una bassa concentrazione di lattobacilli a livello endometriale ha mostrato tassi di impianto inferiori e risultati riproduttivi sfavorevoli. Allo stesso tempo, la presenza di microrganismi tipici della vaginosi batterica, come Gardnerella e Atopobium, è stata associata a una significativa riduzione dei tassi di successo della PMA.
A partire da queste evidenze, l’obiettivo principale dello studio è stato valutare l’efficacia di una formulazione probiotica di precisione nel modulare favorevolmente il microbiota vaginale in donne prossime a sottoporsi a PMA.
Probiotici di precisione aumentano Lactobacillus e Bifidobacterium
Un gruppo di ricercatori italiani ha arruolato 32 donne con precedenti fallimenti nei cicli di IVF, in procinto di intraprendere un nuovo trattamento di PMA. Alle partecipanti è stata somministrata, per 30 giorni prima della procedura, una formulazione probiotica di precisione composta da Lactobacillus gasseri (SGL09), Lactobacillus acidophilus (SGL11), Lactobacillus casei (SGL15), Bifidobacterium breve (SGB01) e Lactobacillus crispatus (6272), ciascuno presente alla dose di 2 ×10⁹ CFU in formulazione arricchita con 1 grammo di fruttoligosaccaridi (FOS) e 1 grammo di fibra di acacia.
Dopo 30 giorni di trattamento probiotico:
- l’indice di Chao1 non ha mostrato differenze significative tra i campioni raccolti al basale e quelli post-trattamento, mentre l’indice di Shannon ha evidenziato una riduzione rilevante della diversità microbica vaginale (p ≤ 0,05);
- si è osservata una marcata riduzione di Atopobium (dall’1,61% allo 0,01%) e di Prevotella (dal 2,56% allo 0,62%), entrambi batteri tipicamente associati alla vaginosi batterica; contestualmente, è aumentata la percentuale complessiva di specie appartenenti ai generi Lactobacillus e Bifidobacterium, passata dal 2,49% al 7,09%;
- si è registrata una forte diminuzione di batteri associati all’infertilità idiopatica quali Atopobium vaginae (dall’1,40% allo 0,0000419%), Prevotella bivia (dallo 0,36% allo 0,07%) e Citrobacter freundii (dallo 0,12% allo 0,03%).
L’analisi della distribuzione dei profili Community State Type (CST) ha mostrato che, al basale, la maggior parte delle partecipanti apparteneva alle categorie CST-III (56,25%) e CST-IV (15,63%), frequentemente associate a disbiosi vaginale, maggiore rischio di infezioni e possibile compromissione della PMA. Dopo il trattamento, la percentuale delle categorie CST-I (dal 9,38% al 25%), CST-II (dal 15,63% al 21,80%) e CST-V (dal 3,10% al 9,38%) è aumentata, suggerendo una transizione verso un profilo microbico vaginale più equilibrato e potenzialmente più favorevole alla fertilità.
Conclusioni
L’uso di formulazioni multiceppo a base di probiotici di precisione, grazie alla selezione competitiva che esercitano sui patobionti, sono in grado di ridurre la diversità microbica, aumentare la presenza di Lactobacillus e Bifidobacterium e diminuire le specie associate all’infertilità, rappresentando un approccio sicuro, non invasivo e promettente per migliorare gli esiti della PMA.
Saranno analizzati in successivi studi l’impatto dei probiotici di precisione sui tassi di successo riproduttivo, mediante l’ampliamento del numero di partecipanti, il prolungamento della durata del trattamento per valutarne gli effetti a lungo termine e l’integrazione dell’analisi del microbiota con parametri clinici aggiuntivi, quali i livelli ormonali (FSH, LH, AMH), al fine di ottenere una visione più completa della riserva ovarica, della steroidogenesi e delle probabilità di gravidanza.
Contenuto realizzato con il contributo di PharmaBiotiX
Reference
Cocomazzi G, Contu V, De Stefani S, Del Pup L, Buccheri M, Antinori M, Parmegiani L, De Ruvo D, Marino F, Virgili E, Allen C, Palini S, Ciampaglia W, Cerboneschi M, Baldini D, Baldini GM, Pazienza V. Refining Unfavorable Vaginal Microbial Community in Infertile Women Subjected to Precision Probiotic Intervention: An Exploratory Single-Arm, Prospective, Open-Label, Interventional Study. Microorganisms. 2025 Feb 28;13(3):547. doi: 10.3390/microorganisms13030547. PMID: 40142440; PMCID: PMC11945681. https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC11945681/pdf/microorganisms-13-00547.pdf