Si incontreranno a Bologna, da lunedì 20 a mercoledì 22 giugno, alcuni dei principali esperti internazionali di intestino irritabile (IBS). L’occasione è il ritorno degli IBS DAYS, il biennale appuntamento dedicato alla condivisione delle più aggiornate evidenze scientifiche a supporto di diagnosi e cura di un disturbo che affligge circa a una persona su dieci in tutto il mondo, le cui cause stanno emergendo grazie ai risultati di ricerche innovative che porteranno a risposte terapeutiche più soddisfacenti.
Sempre più spazio, di edizione in edizione, viene dedicato al microbiota intestinale e alle sue implicazioni con il disturbo. Ma non solo. Nei tre giorni del congresso saranno affrontati diversi aspetti: dall’andamento epidemiologico al ruolo dei fattori genetici, dall’impatto della dieta a quello dell’infiammazione e delle infezioni intestinali, dai criteri diagnostici ai biomarcatori.
Particolare attenzione sarà dedicata all’asse microbiota-intestino-cervello, un complesso sistema di interazioni nel quale le comunità microbiche intestinali giocano un ruolo di primo piano, che gli studi più recenti stanno precisando nei dettagli biologici e molecolari.
Malattia multifattoriale
«L’IBS» spiega Giovanni Barbara, ordinario di Medicina interna e Gastroenterologia dell’Università di Bologna, chairman del congresso «è una malattia multifattoriale, data dalla combinazione di alterazioni intestinali micro-organiche, che promuovono i disturbi enterici e generano stress, e fattori psicologici (come ansia e depressione), che fanno peggiorare i sintomi intestinali nelle persone predisposte. In questo circolo vizioso, il microbiota intestinale rappresenta un anello di connessione cruciale, mediando la comunicazione lungo l’asse intestino-cervello».
Il convegno sarà una preziosa occasione per approfondire questi meccanismi. «Fare scienza sull’IBS» sottolinea l’esperto «è più che mai essenziale per comprendere sempre più nel dettaglio le basi del disturbo e sviluppare approcci terapeutici più efficaci, in grado di migliorare la qualità di vita delle moltissime persone che soffrono».
L’evento ha ricevuto numerosi patrocini: European Society of Neurogastroenterology and Motility (ESNM), Rome Foundation, Servizio Sanitario Regionale Emilia Romagna – IRCCS Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna, Società Italiana di Neuro-Gastro-Enterologia e Motilità (SINGEM), Società Italiana di Gastroenterologia (SIGE), Associazione Italiana Gastroenterologi & Endoscopisti Digestivi Ospedalieri (AIGO). Nel comitato scientifico, oltre a Giovanni Barbara, figurano Vincenzo Stanghellini; Maria Raffaella Barbaro; Maura Corsetti; Cesare Cremon; Giovanni Marasco.
A questo link è possibile scaricare il programma.