Potremmo essere vicini a vedere la luce in fondo al tunnel. Forse sì, ma non abbiamo certezze. Il mercato dei probiotici in Italia stenta ancora a ripartire. L’effetto Covid, diretto e indiretto, continua a farsi sentire.
Sulla base dei rilievi condotti da New Line Ricerche di Mercato per conto di Integratori Italia su circa 10.000 esercizi, prosegue anche nel terzo trimestre 2021 la complessiva ripresa del canale farmacia che, nonostante qualche assestamento, fa registrare un segno positivo per i farmaci da prescrizione a fronte di un parziale rallentamento del comparto commerciale, la cui performance resta comunque buona rispetto al 2019.
Integratori: in crescita le vendite
Rispetto al biennio passato mantiene la propria crescita il mercato totale degli integratori, con un aumento del 5% del valore delle vendite effettuate negli ultimi 12 mesi, a fronte di un numero di unità vendute che resta comunque sostanzialmente stabile rispetto al 2020, seppure con un lieve aumento che riporta ai livelli del 2019.
Pur lasciando intravvedere qualche spiraglio positivo, restano invece ancora insoddisfacenti e per molti aspetti contraddittori i dati riguardanti i probiotici.
Probiotici, timidi segnali di ripresa
In questo settore si registra infatti una contrazione del 4% a valori delle vendite effettuate negli ultimi 12 mesi rispetto al medesimo periodo del 2020, contro un incremento del 9% del valore delle vendite nell’ultimo mese del trimestre (sempre rispetto al 2020) per un numero di confezioni vendute che resta sostanzialmente stabile, per quanto con un incremento dell’0,5%.
Nel complesso, invece, le vendite per unità negli ultimi 12 mesi restano in flessione (meno 6%).
Ora si tratta di attendere l’effetto rivitalizzante sull’impiego di probiotici che potrebbero comportare le sindromi da raffreddamento già a partire dal prossimo trimestre. L’impiego di antibiotici, peraltro, appare già in crescita.