Mix probiotico riduce durata della febbre nei bambini con infezioni delle prime vie aeree

Studio italiano pubblicato su “Jama Network Open” mostra l’efficacia di una miscela di probiotici nella riduzione dei giorni di febbre.
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Mix probiotico riduce durata della febbre nei bambini con infezioni delle prime vie aeree

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Soprattutto nei primi 5 anni di vita, si possono manifestare dai 5 agli 8 episodi di infezione delle vie aeree superiori, con frequenti visite del pediatra di riferimento e, non di rado, accessi al pronto soccorso. 

Nonostante si risolvano in un paio di settimane, le ricadute comportano sintomi fastidiosi come congestione nasale, mal di gola, arrossamento o secchezza degli occhi, tosse, irritabilità, perdita dell’appetito, sonno disturbato. 

L’impatto più pesante è però rappresentato dalla febbre, che incide in modo significativo sulla quotidianità del bambino e sulle attività scolastiche, alimentando spesso prescrizioni antibiotiche non appropriate. 

Gli agenti infettivi coinvolti sono diversi, ma nella maggioranza dei casi si tratta di virus respiratori e attualmente non esistono trattamenti di efficacia comprovata: gli antipiretici consentono di ridurre momentaneamente la temperatura, ma non sono efficaci sulla durata delle febbre e gli antibiotici sono efficaci solo di fronte a un evidente coinvolgimento batterico

È anche per questo che le evidenze riguardanti le interazioni tra il microbiota intestinale, i processi infiammatori e la risposta immunitaria hanno portato a prendere in considerazione i probiotici come un possibile approccio alle infezioni delle prime vie respiratorie.

Un trial italiano ha messo alla prova una miscela di probiotici

In letteratura sono pochi i dati sul ricorso ai probiotici nei bambini che presentano infezioni respiratorie. Merita quindi di essere citato un lavoro italiano pubblicato su Jama Network Open

Progettato secondo uno schema a triplo cieco, controllato con placebo lo studio è stato condotto all’IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e ha coinvolto 128 bambini di età compresa tra i 28 giorni e i 4 anni di età che presentavano febbre (temperatura rettale ≥38.5 °C) e ai quali era stata diagnosticata un’infezione delle prime vie aeree. 

Dopo l’arruolamento, i bambini sono stati divisi in due gruppi: quelli assegnati random al gruppo in trattamento attivo hanno ricevuto una singola dose quotidiana in stick o gocce di 0,5 mL o 1,5 g di una miscela probiotica contenente Bifidobacterium breve M-16V, Bifidobacterium lactis HN019 e Lactobacillus rhamnosus HN001 per 14 giorni, mentre il gruppo dei controlli ha ricevuto una singola dose quotidiana di  0.5 mL o 1.5 g di placebo per 14 giorni. 

Contestualmente, ai caregiver è stato chiesto di misurare la temperature rettale almeno 3 volte al giorno – mattino, pomeriggio e sera – fino alla scomparsa della febbre (intesa come una temperatura rettale <38.5 °C per almeno 24 ore senza il ricorso ad antipiretici). L’outcome principale era rappresentato dalla durata della febbre in giorni.

La conferma degli effetti immunomodulanti dei probiotici

Al termine dello studio, i bambini che hanno ricevuto probiotici hanno avuto una durata della febbre significativamente inferiore rispetto a quelli che hanno ricevuto il placebo (mediana di 3 [2–4] giorni contro 5 [4–6] giorni), la durata totale della febbre è stata ridotta del 38% nel gruppo probiotico rispetto al gruppo placebo

Come sottolineano gli autori, il trial mostra per la prima volta l’efficacia di una miscela probiotica a base di Bifidobacterium breve M-16V, Bifidobacterium lactis HN019 e Lactobacillus rhamnosus HN001 nella riduzione dei giorni di febbre. E questo in margini di assoluta sicurezza. 

I risultati appaiono peraltro in linea con le crescenti evidenze riguardanti gli effetti immunomodulanti dei probiotici, cui viene attribuita la capacità di rafforzare l’immunità umorale, in particolare l’attività di macrofagi e cellule dendritiche, e di aumentare la produzione di anticorpi. 

Ma i probiotici hanno anche dimostrato effetti antivirali contro i principali virus respiratori (influenza, rhinovirus, RSV e coronavirus) e specie come i bifidobatteri e i lattobacilli utilizzati in questo studio hanno mostrato di modulare l’espressione di IL-1, IL-6 e TNF che interpretano un ruolo di primo piano nello sviluppo del sintomo febbre.

Contenuto realizzato in collaborazione con Coree srl.

Reference

Bettocchi S, Comotti A, Elli M, De Cosmi V, Berti C, Alberti I, Mazzocchi A, Rosazza C, Agostoni C, Milani GP. Probiotics and Fever Duration in Children With Upper Respiratory Tract Infections: A Randomized Clinical Trial. JAMA Netw Open. 2025 Mar 3;8(3):e250669. doi: 10.1001/jamanetworkopen.2025.0669. Erratum in: JAMA Netw Open. 2025 May 1;8(5):e2516123. doi: 10.1001/jamanetworkopen.2025.16123. PMID: 40085083; PMCID: PMC11909606.

Redazione

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