I probiotici, il cui significato etimologico è “a favore della vita” (pro-bios), sono, secondo la definizione ufficiale della World Health Organization, “microrganismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell’ospite”.
Negli ultimi anni l’interesse verso i probiotici è cresciuto esponenzialmente contestualmente alle evidenze scientifiche che hanno mostrato la correlazione tra l’alterazione del microbiota intestinale con la comparsa di diverse patologie tra cui disturbi intestinali, disordini autoimmuni, nonché disordini neuro-degenerativi.
È importante però comprendere che i probiotici non sono tutti uguali. Oltre al genere e alla specie, è fondamentale distinguere il ceppo di ogni microrganismo, dato che gli effetti di un probiotico sull’ospite sono “ceppo-specifici”. Ne consegue l’importanza di differenziare i prodotti sulla base del ceppo, in quanto l’effetto benefico non può essere esteso ad altri ceppi della stessa specie.
Tra tutti i probiotici presenti sul mercato Lactobacillus reuteri DSM 17938 è uno dei più scientificamente documentati, soprattutto sulle coliche e la diarrea.
Lactobacillus reuteri DSM 17938: cosa dice la letteratura
- L. reuteri DSM 17938 possiede tutte le caratteristiche richieste per essere considerato un corretto probiotico. Diversi studi hanno infatti confermato la sua capacità di attraversare indenne l’ambiente gastrico e arrivare vitale all’intestino tenue aderendovi e colonizzandolo [1]
- L. reuteri DSM 17938, non è portatore di antibiotico-resistenza acquisita e/o trasmissibile rendendolo quindi un candidato ideale anche per somministrazioni a lungo termine
- Gli effetti positivi di questo ceppo sono in larga parte imputabili alla produzione di reuterina, una sostanza antimicrobica a largo spettro in grado di inibire l’attività di batteri patogeni Gram positivi o negativi quali C. Albicans, C. glabrata, C. krusei o C. parapsilosis, ma anche funghi e parassiti. Ma non solo. Oltre a ripristinare l’equilibrio del microbiota intestinale e modulare la permeabilità intestinale, L. reuteri DSM 17938 esercita una interessante attività nei confronti della risposta immunitaria riducendo, per esempio, l’espressione di mediatori pro-infiammatori (IL-1β, IL-8, TNF-α ecc.) e aumentando le citochine anti-infiammatorie. [2,3]
Tra le sue più importanti applicazioni, scientificamente documentate, troviamo il trattamento di coliche e diarrea nei lattanti. Vediamole nel dettaglio attraverso qualche studio clinico e/o meta-analisi.
Lactobacillus reuteri DSM 17938 e le coliche neonatali
Le coliche del neonato sono una problematica piuttosto frequente che colpisce circa il 20% dei lattanti sotto i tre mesi di età. Sulla base dei criteri di Wessel, si definisce colica gassosa un pianto o lamentela superiori alle tre ore per più di tre giorni a settimana per almeno tre settimane (la “regola del tre”).
Nonostante siano così diffuse, l’eziologia delle coliche infantili rimane tutt’ora poco definita: intolleranza al lattosio, interruzione precoce dell’allattamento al seno, terapie farmacologiche (antibiotici in primis), disturbi del sonno e un clima familiare non sereno attorno al bambino (stress) sono considerati tra i fattori di rischio più coinvolti.
Tutti questi fattori sono accomunati dalla presenza di una disbiosi a livello dell’intestino che ha come conseguenza la comparsa di una sintomatologia intestinale.
Da qui, l’ipotesi di utilizzare probiotici per la corretta modulazione del microbiota intestinale e, nello specifico, L. reuteri DSM 17938 date le sue proprietà di regolazione dell’omeostasi intestinale.
La revisione sistematica condotta da Radoslaw Dryl et al. (2016) [3] e la successiva meta-analisi di Valerie Sung et al. (2018) [4] hanno cercato di fare il punto della situazione evidenziando che:
Dall’analisi e il confronto di 5 studi clinici randomizzati condotti con L. reuteri DSM 17938 (108 CFU) vs placebo somministrati quotidianamente per 21 o 28 giorni su un totale di 349 soggetti, Radoslaw Dryl e il suo team di ricercatori hanno concluso che il trattamento con questo probiotico aumenta il successo del trattamento definito come la percentuale di bambini che riduce il tempo di pianto medio giornaliero di oltre il 50%. Tale effetto è stato tuttavia registrato soltanto per i bambini allattati al seno, non per quelli alimentati con latte in formula.
Risultati analoghi anche dal lavoro coordinato da Valerie Sung. Analizzando le evidenze prodotte da quattro trial clinici condotti in doppio cieco su 345 neonati (174 in trattamento probiotico, 171 nel gruppo placebo) si è dimostrato come L. reuteri DSM 17938 alla concentrazione di 108 CFU sia in grado di ridurre il tempo di pianto e/o lamentele (circa 46 minuti in meno) raddoppiando inoltre i casi di successo terapeutico. Ancora una volta, probabilmente per la scarsa rappresentatività del sottogruppo, tali benefici sono stati registrati soltanto nei bambini allattati al seno, non in quelli alimentati con latte in formula.
Alla stessa conclusione giungono anche gli studi di Francesco Savino et al (2018) [5] su neonati con coliche allattati al seno e supplementati con L. reuteri DSM 17938 (5 gocce 108 CFU) per almeno un mese. I minuti di pianto erano significativamente diminuiti nel gruppo trattato rispetto al gruppo placebo (74.67 ± 25.04 [IQR=79] vs 147.85 [IQR=135] minuti/giorno rispettivamente). Inoltre nel gruppo trattato con il probiotico si è registrato una diminuzione statisticamente significativa della calprotectina fecale, confermando una riduzione dell’infiammazione intestinale.
Come concludono tutti gli autori dei diversi studi, la diversità dell’ effetto è probabilmente da ricondurre a una modulazione specifica del microbiota da parte del latte materno rispetto a quello in formula. Considerando tuttavia come l’alimentazione neonatale in formula stia sempre più prendendo piede, la necessità di ulteriori approfondimenti in materia è quanto mai attuale.
Infine, uno studio che merita attenzione è il multicentrico condotto da Flavia Indrio et al. (2014) [6] in cui si parla per la prima volta di prevenzione. 468 neonati sani sono stati randomizzati a ricevere L. reuteri DSM 17938 o placebo per 3 mesi a partire dai primi giorni di vita. Lo studio ha dimostrato che la supplementazione preventiva con il probiotico riduce non solo l’incidenza delle coliche gassose, ma anche del rigurgito ed un miglioramento della stipsi neonatale con un impatto socioeconomico importante sia sulle famiglie che sulla Sanità pubblica.
Lactobacillus reuteri DSM 17938 e la diarrea neonatale
La diarrea, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, è tra le cause principali di morbilità e mortalità neonatale esponendo i bambini a rischi di infezioni gastrointestinali, ma anche respiratorie.
L’uso di idonei probiotici potrebbe quindi agevolarne il decorso e ridurre i potenziali rischi associati. Gutierrez-Castrellon et al (2014) [7], Dinleyici E.C et al. (2014) [8]; Francavilla R et al. (2012) [9] e Maragkoudaki M et al. (2018) [10] sono solo alcuni degli studi che hanno valutato l’appropriatezza e l’efficacia di L. reuteri DSM 17938 in questo contesto.
Nel primo studio [7], 336 neonati sani (6-36 mesi d’età) sono stati randomizzati a ricevere il probiotico (n=168) o placebo (n=168) quotidianamente per 12 settimane alle quali è seguito un periodo di osservazione di pari durata dimostrando che L. reuteri DSM 17938 alla concentrazione di 108 CFU:
- riduce significativamente, ed in maniera preventiva, i giorni di diarrea sia durante il periodo di trattamento sia durante il follow up passando da 0.96 a 0.32 e da 1.1 a 0.5 giorni rispettivamente. Considerando invece la durata complessiva dello studio, la durata media della diarrea si è mostrata pari a 1.6 ± 0.9 nel gruppo attivo vs 2.7 ± 1.1 del gruppo placebo
- diminuisce gli episodi di diarrea passando da 152 nel gruppo controllo a 99 in quello in trattamento
- non ha registrato alcun effetto avverso
Risultati in linea li troviamo anche nello studio multicentrico di Dinleyici E.C et al. [8] condotto su 64 bambini ospedalizzati con diarrea acuta e in trattamento per cinque giorni con terapia reidratante orale (ORS) più L. reuteri DSM 17938 (108 CFU) o placebo. A due giorni, il supplemento con ORS più probiotico ha dimostrato di ridurre la durata della diarrea e della conseguente ospedalizzazione.
Gli stessi risultati si sono ottenuti anche nello studio condotto da Francavilla R et al [9] su 74 bambini ospedalizzati con diarrea acuta, con segni di leggera disidratazione, i quali sono stati randomizzati a ricevere la terapia ORS più L. reuteri DSM 17938 (5 gocce 2 volte al giorno 4×108 CFU) o placebo per 7 giorni. Come per il precedente studio, il gruppo trattato con il probiotico ha ridotto la durata della diarrea già a partire dal secondo giorno.
Nello studio di Maragkoudaki M et al. [10] si è testato l’apporto di L. reuteri DSM 17938 in combinazione con la soluzione reidratante orale verso la sola terapia reidratante. Quest’ultima infatti, arricchita con zinco, è usata come rimedio standard in episodi di diarrea acuta nel ripristino dell’equilibrio idrosalino. Tale supplemento inoltre è raccomandato dalla Società Europea di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica nel trattamento di gastroenteriti acute infantili [11].
In questo studio, sia nel gruppo che ha assunto il supplemento probiotico (n=28) sia in quello che ha seguito la sola terapia standard (n=23), gli episodi e la gravità della diarrea hanno dimostrato di ridursi già dal secondo giorno, senza differenze statisticamente significative dovute forse al ridotto numero di soggetti inclusi. Il gruppo trattato con L. reuteri DSM 17938 ha comunque dimostrato una durata leggermente minore degli episodi diarroici e, in generale, un decorso migliore con il 56.5% (13/23) di bambini con diarrea vs il 64.3% (18/28) del corrispettivo gruppo. Anche in questo caso, la supplementazione con L. reuteri DSM 17938 non ha determinato la comparsa di eventi avversi.
Lactobacillus reuteri DSM 17938: cosa si può concludere?
L’elevato numero di evidenze scientifiche confermano che Lactobacillus reuteri DSM 17938 risulta un ceppo probiotico efficace e versatile dal punto di vista applicativo, sia nelle coliche che nella diarrea. Tuttavia ulteriori studi sono necessari al fine di delinearne più nel dettaglio le proprietà e sfruttare al meglio le sue potenzialità soprattutto in età neonatale, durante la quale il ricorso a medicinali è da ponderare attentamente.
Referenze
- Dommels YE et al., Survival of Lactobacillus reuteri DSM 17938 and Lactobacillus rhamnosus GG in the human gastrointestinal tract with daily consumption of a low-fat probiotic spread. Appl Environ Microbiol. 2009;75(19):6198-204.
- Jørgensen MR et al. Probiotic Lactobacillus reuteri has antifungal effects on oral Candida species in vitro. J Oral Microbiol. 2017 Jan 18;9(1):1274582.
- Dryl R. et al., Probiotics for management of infantile colic: a systematic review of randomized controlled trials Arch Med Sci 2018; 14(5):1137-1143.
- Sung V et al., Lactobacillus reuteri to Treat Infant Colic: A Meta-analysis Lactobacillus reuteri to Treat Infant Colic: A Meta-analysis. Pediatrics. 2018;141(1):e20171811
- Savino F et al. Crying Time and RORγ/FOXP3 Expression in Lactobacillus reuteri DSM 17938-Treated Infants with Colic: A Randomized Trial. J Pediatr 2018 ;192:171-177.e1.
- Indrio F et al. Prophylactic use of a probiotic in the prevention of colic, regurgitation, and functional constipation: a randomized clinical trial. JAMA Pediatr 2014;168(3):228-33.
- Gutierrez – Castrellon P et al., Diarrhea in Preschool Children and Lactobacillus reuteri: A Randomized Controlled Trial. Pediatrics 2014; 133(4):e904-9.
- Dinleyici E.C et al., Lactobacillus reuteri DSM 17938 effectively reduces the duration of acute diarrhoea in hospitalised children. Acta Paediatr 2014; 103: e300–e305.
- Francavilla R et al. Randomised clinical trial: Lactobacillus reuteri DSM 17938 vs. placebo in children with acute diarrhoea–a double-blind study. Aliment Pharmacol Ther 2012;36(4):363-9.
- Maragkoudaki M et al. , Efficacy of an Oral Rehydration Solution Enriched with Lactobacillus reuteri DSM 17938 and Zinc in the Management of Acute Diarrhoea in Infants: A Randomized, Double-Blind, Placebo-Controlled Trial Nutrients 2018; 10(9), 1189;
- Szajewska, H. et al., European Society for Pediatric Gastroenterology, Hepatology, and Nutrition. Use of probiotics for management of acute gastroenteritis: A position paper by the ESPGHAN Working Group for Probiotics and Prebiotics. J. Pediatr. Gastroenterol. Nutr. 2014; 58, 531–539.