La comunità stafilococcica nel derma di gatti sani ha mostrato, seppur in maniera parziale, un diverso profilo da quelli affetti da allergie topiche. Ciò suggerisce un potenziale ruolo nello sviluppo e/o decorso di queste condizioni. Lo sostiene uno studio condotto da Caitlin E. Older e colleghi della Texas A&M University (USA) pubblicato su Veterinary Dermatology.
Dermatite atopica nel gatto
Nonostante nella maggior parte delle volte siano annoverate tra i patogeni, determinate Staphylococcus spp. sono di fatto commensali dermici con attività benefiche per l’ospite. S. epidermidis è di fatto la specie più abbondante nel nostro derma in condizioni fisiologiche.
Di contro, S. aureus è associato a dermatite atopica non solo l’uomo, ma anche nei cani. Le conoscenze sulla comunità stafilococcica nei gatti è però limitata in quanto, ad oggi, concentrata sul sito di lesione dove S. felis, S. aureus e S. pseudintermedius sembrerebbero essere i ceppi predominanti.
Con lo scopo di offrire una visione più ad ampio spettro, i ricercatori hanno quindi confrontato il profilo relativo a Staphylococcus spp. in gatti sani (n=11) vs allergici (n=10). Di seguito quanto emerso dal confronto dei tamponi auricolari (n=42 in totale).
Lo studio sul microbiota della pelle
Dal profilo generale si è visto che:
- in linea con quanto precedentemente dimostrato, Proteobacteria (abbondanza relativa media di 52,29%), Firmicutes (17,94%), Actinobacteria (13,99%) e Bacteroidetes (11,87%) sono risultati i predominanti
- nessuna differenza significativa in termini di diversità tra gatti sani e allergici, né intra-individuale nel gruppo sano. Marginali differenze di espressione in base al genere (sempre nel gruppo sano) con Rhizobium spp. e Kocuria spp. presenti solo negli esemplari maschi (1,7% e 0,7% come abbondanza relativa rispettivamente); di contro, un non classificato Aerococcaceae è stato registrato in 4 femmine ma in nessun maschio
Confrontando poi i profili in base alla presenza o meno di allergia:
- numerosi taxa di Staphylococcus spp. hanno mostrato espressione significativamente differente tra i due gruppi con in generale valori inferiori negli esemplari allergici (3,61% vs 4,34%). Espressione maggiore in questo gruppo anche per Streptococcus spp., ed Escherichia/Shigella spp.
- nel gruppo controllo, il 40,3% e 26,9% delle sequenze abbinate a Staphylococcus sono risultate essere di S. epidermidis e S. pseudintermedius rispettivamente. In termini di abbondanza relativa invece, S. epidermidis ha mostrato i valori maggiori (29,4%) seguito da S. capitis (15,3%) e S. felis (6,6%)
- nel gruppo con allergia, il 30,8% delle sequenze stafilococciche è risultato associato a S. capitis, il 21,2% a S. felis. La loro abbondanza relativa si è invece mostrata pari a 13,4% e 16,2% rispettivamente
- Solo 4 sequenze sono state associate a S. pseudintermedius, nessuna con differente espressione tra i due gruppi
Conclusioni
Nonostante marginali, sembrerebbero esserci dunque differenze in termini di espressione e composizione della comunità stafilococcica in base alla presenza o meno di allergia dermica.
Alta, tuttavia, l’inter-variabilità e assente la predominanza stabile di un ceppo. Ulteriori ricerche sono quindi necessarie per rafforzare questi risultati preliminari e, potenzialmente, identificare più nel dettaglio le specie interessate nell’eziologia/decorso della manifestazione allergica.