Un’azienda nota soprattutto per l’innovativa aspirazione e trasformazione dei gas di scarico industriali sta ampliando i suoi orizzonti verso l’alimentazione. LanzaTech, una stella nascente nel settore dei carburanti e della chimica sostenibile, si sta unendo a un gruppo crescente di aziende che vedono nei microbi un ingrediente chiave per un futuro alimentare alternativo.
L’obiettivo? Creare una nuova categoria di cibo che, anziché trasformare materie prime, utilizzi direttamente i microbi come fonte primaria di proteine. Se ne parla su un articolo recentemente pubblicato sulla MIT Technology Review.
Una soluzione antica per un futuro innovativo
L’uso dei microbi nella produzione alimentare non è una novità: birra, yogurt, formaggio e tempeh sono solo alcuni esempi di prodotti che sfruttano questi organismi per trasformare, attraverso la fermentazione, gli ingredienti grezzi in alimenti amati. Tuttavia, LanzaTech sta puntando su una svolta: far diventare i microbi stessi l’ingrediente principale dei nostri pasti.
Questo approccio potrebbe contribuire significativamente a ridurre l’impatto climatico del sistema alimentare globale, responsabile del 25%-35% delle emissioni di gas serra. Gran parte di queste emissioni deriva dall’agricoltura animale, una pratica sempre più insostenibile con il peggioramento delle condizioni climatiche globali. «Con l’aggravarsi degli eventi climatici estremi, coltivare cibo diventerà sempre più difficile» afferma Jennifer Holmgren, CEO di LanzaTech.
Dai gas ai microbi
La tecnologia di LanzaTech è già consolidata nella trasformazione dei gas di scarico industriali in etanolo, utilizzando un batterio scoperto nell’intestino dei conigli.
Questo processo prevede la coltivazione dei microbi in reattori alimentati con gas come monossido di carbonio, anidride carbonica e idrogeno. Il risultato principale è l’etanolo, ma il processo genera anche un sottoprodotto prezioso: tonnellate di microbi in eccesso.
Negli impianti esistenti, questi microbi vengono raccolti e trasformati in una polvere ricca di proteine, già utilizzata in Cina per alimentare pesci, pollame e maiali. Ma LanzaTech punta ancora più in alto.
Cupriavidus necator
LanzaTech ha identificato un nuovo microbo, il Cupriavidus necator, che si trova nel terreno e nell’acqua e che è una vera macchina proteica. Una volta coltivato, raccolto ed essiccato, produce una polvere composta per oltre l’85% da proteine, ideale per essere aggiunta a una vasta gamma di prodotti alimentari per umani e animali.
Secondo il Good Food Institute, circa 80 aziende nel mondo stanno lavorando su prodotti alimentari basati sulla fermentazione della biomassa, un processo in cui i microbi stessi costituiscono la maggior parte del prodotto.
Realtà come Air Protein, Calysta e Solar Foods sono già attive in questo settore. L’ingresso di LanzaTech, con la sua vasta esperienza nella gestione di microbi e reattori, rappresenta un segnale positivo per l’industria.
Vantaggi ambientali e sfide future
Produrre cibo con i microbi offre vantaggi significativi: richiede meno terra e acqua rispetto all’agricoltura tradizionale e genera meno emissioni, soprattutto rispetto alla carne bovina. Secondo una recente revisione, i prodotti a base di micoproteine, come il Quorn, hanno un impatto ambientale inferiore o paragonabile a quello delle proteine vegetali più sostenibili, come quelle di mais e soia.
Nonostante i progressi, molte aziende di proteine alternative hanno incontrato difficoltà negli ultimi anni, in particolare nel mercato statunitense, dove i consumatori lamentano costi elevati e prodotti che non soddisfano ancora pienamente le aspettative in termini di gusto e consistenza.
Il progetto LanzaTech
LanzaTech sta collaborando con Mattson, un’azienda specializzata nello sviluppo alimentare, per creare prototipi di prodotti a base di proteine microbiche.
Tra questi, un pane prodotto utilizzando la polvere proteica come farina. Tuttavia, l’azienda sta ancora lavorando per ottenere la certificazione della Food and Drug Administration (FDA) prima di poter introdurre i suoi prodotti sul mercato.
Attualmente, LanzaTech gestisce un impianto pilota in Illinois capace di produrre circa un chilogrammo di proteine al giorno. L’obiettivo è avviare un impianto pre-commerciale entro il 2026, in grado di produrre mezza tonnellata metrica al giorno, sufficiente a soddisfare il fabbisogno proteico di circa 10.000 persone.
Un impianto commerciale su vasta scala potrebbe arrivare a produrre 45.000 tonnellate metriche all’anno. «Voglio solo assicurarmi che ci siano abbastanza proteine per il mondo» conclude Holmgren.
LanzaTech si sta preparando a rivoluzionare il sistema alimentare globale, sfruttando la sua esperienza unica nella biotecnologia per creare una nuova fonte di proteine sostenibile. Sebbene ci siano ancora ostacoli da superare, questa visione offre una speranza concreta per un futuro alimentare più equo e rispettoso dell’ambiente.