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Allergie alimentari e microbiota intestinale: lo stato dell’arte della ricerca

Il numero di allergie alimentari nei bambini è in aumento. Il microbioma intestinale potrebbe svolgere un ruolo, ecco come.
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Allergie alimentari e microbiota intestinale: lo stato dell’arte della ricerca

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Stato dell’arte
I tassi di allergia alimentare nei neonati e nei bambini stanno aumentando in molte aree del mondo: latte, uova, soia, frumento e noccioline sono tra i ‘colpevoli’ più noti. Non è certo perché si sia verificato questo aumento della prevalenza, ma le ultime ricerche indicano che il microbioma intestinale di neonati e bambini potrebbe svolgere un ruolo nello sviluppo delle allergie alimentari.

Cosa aggiunge questo studio
Uno studio ha mostrato differenze nella composizione del microbiota intestinale dei neonati a 3-6 mesi, la cui allergia al latte si è risolta a partire dall’età di otto anni. Inoltre, i ricercatori hanno identificato una specie batterica che sembra essere protettiva contro le reazioni allergiche. Infine, si è scoperto che la combinazione dell’immunoterapia orale e di un probiotico specifico sono efficaci nell’indurre cambiamenti immunitari e l’assenza di risposta a una proteina delle arachidi nei bambini allergici a questo frutto secco.

Conclusioni
Ulteriori ricerche dovrebbero aiutare a scoprire il ruolo del microbiota intestinale nelle risposte immunitarie coinvolte nell’allergia alimentare, con la speranza che la manipolazione del microbiota possa presto aiutare a combattere le allergie alimentari.


Latte e pane sono i classici ingredienti dell’infanzia. Sono anche gli alimenti che il corpo dei bambini identifica sempre più come sostanze strane e dannose, dando inizio, in alcuni casi, a una reazione anafilattica pericolosa per la vita.

I tassi di allergia alimentare nei neonati e nei bambini stanno aumentando in molte aree del mondo: latte, uova, soia, frumento e noccioline sono tra i ‘colpevoli’ più comuni. Il motivo per cui si è verificato questo aumento della prevalenza non è certo, ma rende sempre più importante lo studio della prevenzione e della cura delle allergie alimentari. E le ultime ricerche indicano che il microbioma intestinale di neonati e bambini potrebbe svolgere un ruolo nel modo in cui l’allergia alimentare si sviluppa.

L’allergia alimentare è caratterizzata da una reazione negativa in seguito all’esposizione a un alimento specifico, o “antigene“. Nella forma più comune della condizione, la cosiddetta “allergia IgE-mediata”, si verifica una risposta immunitaria molto specifica: l’antigene attiva le cellule immunitarie chiamate cellule Th2, che stimolano la produzione di anticorpi appartenenti a una classe chiamata immunoglobulina E (IgE ) che vengono rilasciati nel flusso sanguigno. Questo innesca i sintomi, che vanno da un’eruzione cutanea a una reazione anafilattica di tutto il corpo.

Differenze nel microbiota intestinale per le allergie al latte vaccino

L’allergia al latte vaccino è di particolare interesse perché nei primi mesi di vita i bambini bevono il latte vaccino come alternativa comune al latte materno. È stato osservato che i bambini con allergia al latte vaccino hanno differenze pronunciate nel loro microbiota intestinale rispetto ai bambini sani. Uno studio ha mostrato differenze nella composizione del microbiota intestinale di neonati di 3-6 mesi la cui allergia al latte ha finito per risolversi entro l’età di otto anni.

Uno studio umanizzato sui topi, condotto nel laboratorio di Cathryn Nagler dell’Università di Chicago (USA), ha compiuto un ulteriore passo avanti, esplorando se il microbiota intestinale potesse avere un ruolo causale nelle reazioni allergiche agli alimenti. In primo luogo, i ricercatori hanno prelevato campioni fecali da un piccolo gruppo di bambini sani e un piccolo gruppo di bambini con allergia al latte di mucca mediata da IgE e hanno confermato l’esistenza di comunità batteriche significativamente diverse.

Poi è arrivato l’esperimento: i topi privi di germi sono stati “sensibilizzati” (resi allergici) a un componente del latte vaccino prima di essere colonizzati con i microbi intestinali dei bambini sani e di quelli con allergia al latte vaccino.

Quando i topi sono stati esposti all’antigene, i ricercatori hanno osservato una reazione di anafilassi e una risposta immunitaria più pronunciata in quelli colonizzati con il microbiota dei bambini allergici; e i topi che avevano ricevuto il microbiota di un bambino sano erano protetti dalla risposta anafilattica.

Una specie batterica che potrebbe essere protettiva contro le reazioni allergiche

I ricercatori hanno quindi ulteriormente indagato, correlando varie specie batteriche con i geni che erano sovraregolati nei topi che avevano sviluppato o non avevano sviluppato l’anafilassi; hanno così identificato una specie batterica che sembra essere protettiva contro le reazioni allergiche: Anaerostipes caccae. Se i topi privi di germi sono colonizzati solo con questa specie, non sviluppano anafilassi quando vengono a contatto con l’antigene del latte vaccino.

Uno studio più recente condotto sui topi ha fornito ulteriori prove del potenziale effetto “calmante” del microbiota intestinale della prima infanzia sulle risposte immunitarie correlate all’allergia alimentare. I ricercatori stavano esplorando un fenomeno noto: giovani topi privi di germi che dopo lo svezzamento iniziano a mangiare cibi normali, tipicamente sperimentano una risposta immunitaria legata all’allergia. I ricercatori coreani e australiani hanno scoperto che questa risposta si verifica insieme a un picco nelle T follicular helper (TFH) cells che sono tipicamente generate nelle prime fasi della vita, ma sono attenuate quando è presente un microbiota intestinale. Questo lavoro supporta l’esistenza di un microbiota protettivo verso le allergie alimentari durante l’infanzia, in un momento in cui il sistema immunitario si sta sviluppando rapidamente.

Tutte queste prove contribuiscono all’idea che il microbiota intestinale potrebbe svolgere un ruolo attivo nell’allergia alimentare e su come questa emerga durante la prima infanzia. Per quanto riguarda i bambini che hanno già a che fare con l’allergia alimentare, c’è qualche speranza di mitigarla?

Sono già in fase di studio alcuni trattamenti focalizzati sul microbioma: per esempio, uno studio ha rilevato che l’immunoterapia orale contro le arachidi unita a un probiotico specifico (Lactobacillus rhamnosus CGMCC 1.3724) è efficace per indurre cambiamenti immunitari e mancanza di sensibilità a una proteina delle arachidi nei bambini allergici a questo frutto secco.

Ulteriori ricerche dovrebbero aiutare a scoprire il ruolo del microbiota intestinale nelle risposte immunitarie coinvolte nell’allergia alimentare, con la speranza che la manipolazione del microbiota possa presto aiutare più bambini a gustare I loro cibi preferiti senza conseguenze.

Kristina Campbell
Traduzione dall’inglese a cura della redazione

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