Pileje Laboratoire, azienda francese leader negli integratori alimentari a base di probiotici in Europa e specializzata nella micronutrizione ha siglato un accordo di ricerca con Bioaster, l’Istituto no profit francese di ricerca tecnologica in microbiologia applicata. Il progetto punta a studiare il potenziale di ceppi probiotici selezionati nel contesto dell’infezione da SARS-CoV2.
Le fondamenta dell’accordo di ricerca si basano da un lato sull’esperienza scientifica e tecnica di Bioaster, fondazione senza scopo di lucro, nel campo della ricerca sull’interazione microbioma-ospite, dall’altro sul know how di Pileje Laboratoire, presente in Italia con il brand Lactibiane, sul fronte dei probiotici.
Il kick off prevede lo sviluppo di un sistema sperimentale in vitro basato su cellule umane in grado di imitare le complesse interazioni che avvengono nell’asse intestino-polmone.
È un filone di ricerca innovativo, quello dell’asse intestino polmoni legato alle problematiche infettive. Fino a prima dello scoppio della pandemia erano pochi gli studi pubblicati con questa angolatura. Come in altri ambiti, l’emergenza ha costretto molti player a rivedere i propri programmi di ricerca.
Sul piano teorico il razionale è forte. Sappiamo che gran parte della modulazione del sistema immunitario “passa” attraverso l’intestino e il microbiota. Alcuni studi, soprattutto cinesi, hanno osservato una significativa correlazione tra le popolazioni batteriche intestinali e la prognosi dei pazienti Covid.
«Siamo entusiasti di sviluppare nuovi tool per lo studio dei meccanismi alla base dell’impatto del microbiota sull’asse intestino-polmone, particolarmente rilevanti oggi con la pandemia da Covid-19 in corso. Mentre la fisiopatologia delle infezioni da SARS-CoV-2 è lungi dall’essere completamente compresa, crescenti evidenze indicano un legame tra il microbiota intestinale e il sistema immunitario polmonare che potrebbe svolgere un ruolo nello sviluppo e nella prognosi della malattia. Pertanto, le tecnologie per decifrare le interazioni tra ospite, microbiota e virus patogeni sono una pietra angolare per sviluppare soluzioni terapeutiche per questa patologia» ha dichiarato Nathalie Garçon, CSO di Bioaster.
«Questa nuova collaborazione per una ricerca così all’avanguardia nella relazione microbiota, probiotici e infezione COVID-19, è la prova che il gruppo PiLeJe (di cui Biocure è la filiale italiana), è una delle aziende leader nel campo dei probiotici, non solo sul mercato europeo con il nostro marchio Lactibiane, ma anche in termini di una piattaforma di R&D realmente innovativa» ha affermato Alessandro Colombo, Managing Director di Biocure.