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Esserre Pharma e Perrigo: siglata partnership che punta all’internazionalizzazione

Al via un accordo strategico per intensificare la ricerca anche sul fronte dei prebiotici e probiotici.

Il 2020 potrebbe essere l’anno della svolta per Esserre Pharma: dopo sei anni di impegno nella ricerca e nello sviluppo di prodotti nutraceutici evidence-based, l’azienda italiana ha siglato con Perrigo un accordo di licenza e fornitura per la distribuzione in 26 paesi europei del suo prodotto per la gestione di elevati livelli di colesterolo.

Per Esserre Pharma questa partnership significa due cose: open innovation e sviluppo internazionale. Secondo i termini dell’intesa, Esserre Pharma distribuisce in Italia il prodotto – coperto da brevetto – con il nome commerciale di Colber® (nutraceutico a base di estratti di bergamotto, carciofo e fitosteroli), mentre Perrigo lancerà lo stesso prodotto con marchio differente.

Esserre Pharma sarà ora in grado di ampliare la struttura organizzativa aziendale, per far fronte a un incremento dei processi di lavoro e diventare a tutti gli effetti un’azienda dal respiro internazionale.

«Siamo partiti nel 2013 con un progetto ambizioso che andava oltre la commercializzazione di nutraceutici”, spiega il CEO di Esserre Pharma, Amedeo Squillace. «Il nostro – continua – era ed è tuttora, un progetto più ampio che punta alla promozione di stili di vita più sani ed equilibrati in un’ottica di ottimizzazione della salute e del benessere, considerando il trend d’invecchiamento della popolazione italiana».

«Abbiamo fatto un passo alla volta – chiarisce Squillace – concentrandoci su piccoli traguardi e credendo fortemente nelle risorse che il nostro paese può offrire, dalle materie prime al capitale umano. Oggi abbiamo la conferma che siamo nella direzione giusta e stiamo iniziando a raccogliere i frutti di quello in cui abbiamo sempre creduto».

«Esserre Pharma continuerà a focalizzarsi sulla ricerca, sulla collaborazione con enti di ricerca e università e sullo sviluppo di prodotti evidence – based», conclude la responsabile R&D Costanza Riccioni. All’orizzonte ci sono anche nuovi prebiotici e probiotici su cui l’azienda sta già investendo in termini di ricerca, con la consapevolezza che questa partnership può dare un colpo di acceleratore allo sviluppo di nuovi integratori.

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