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LNC Therapeutics: al via primo trial con Christensenella su obesità e sindrome metabolica

La biotech francese LNC Therapeutics avvierà i primi studi sull'uomo con un singolo ceppo di Christensenella entro la fine del 2020.

La biotech francese LNC Therapeutics avvierà i primi studi sull’uomo con un singolo ceppo di Christensenella entro la fine del 2020. Georges Rawadi, CEO di LNC Therapeutics, ha annunciato a Microbiome Post che la società sta cercando di capitalizzare la proprietà intellettuale e scientifica per diventare leader nelle terapie a singolo ceppo.

«Come azienda siamo cresciuti in modo significativo nell’ultimo anno e continueremo a farlo» ha spiegato. «E c’è ancora un vulnus in Europa, mi riferisco alla ricerca sul fronte del microbioma in termini di singoli ceppi. Ci sono alcune aziende leader negli Stati Uniti e nel Regno Unito, ma direi che l’Europa continentale è un luogo in cui LNC può continuare a costruire una posizione di leadership – ed è per questo che siamo stati molto “aggressivi” nell’occupare quello spazio e costruire una pipeline di IP e prodotti».

Dopo un’incursione nel mondo della nutrizione con Stablor, Rawadi afferma che l’azienda è ora completamente concentrato sulle terapie a singolo ceppo.

«Non facciamo più scienza nutrizionale o applicazioni alimentari. È qui che abbiamo iniziato, e dove abbiamo imparato e accumulato una notevole esperienza, ma ora ci stiamo concentrando sulla pipeline terapeutica e sulla costruzione del nostro IP, che è fortemente basato sulla famiglia della Christensenella».

Rawadi, che ha lavorato per diverse aziende biofarmaceutiche tra cui Celyad, Cellectis, Galapagos, ProStrakan e Sanofi-Aventis, afferma che LNC si è concentrata sulla costruzione di una vasta collezione di ceppi singoli appartenenti alla famiglia Christensenella. E per ogni ceppo ha creato una “carta d’identità” con le principali informazioni genetiche e biochimiche.

«Riteniamo di disporre della più vasta e diversificata collezione di varietà Christensenella» ha precisato. «Ci è voluto molto tempo per caratterizzarli dal punto di vista genomico e biochimico».

La pipeline di LNC

Oltre a sviluppare la propria biblioteca e costruire il proprio IP, la società ha cercato di sviluppare diversi accordi di licenza con università e altre istituzioni, nonché diversi brevetti.

Nel 2018 LNC ha firmato un accordo di licenza esclusiva con la Cornell University per una serie di brevetti e IP relativi alla Christensenella. L’accordo ha permesso a LNC di concentrarsi ulteriormente sui ceppi candidati per patologie tra cui obesità e disturbi metabolici e ha portato al primo candidato a base di Christensenella per il trattamento dell’obesità, noto come LNC-01.

L’obesità è una delle prime problematiche metaboliche nei confronti della quale è stato dimostrato il ruolo di Christensenella. In effetti, alcuni studi hanno collegato la presenza di Christensenella con la massa magra , mentre la sua assenza è stata associata a un più elevato indice di massa corporea, pre-diabete e un aumento di molti marcatori di malattie metaboliche nelle coorti umane.

«Christensenella è uno dei batteri che mancano praticamente in ogni paziente obeso, e talse assenza è associata a molti disturbi metabolici» ha spiegato Rawadi.

LNC ha già ottenuto dati preclinici “significativi” che mostrano la proof of concept di Christensenella nell’obesità. La società prevede di passare alla fase clinica quest’anno.

«Abbiamo evidenze solide su ciò che accade quando si somministra un ceppo specifico di Christensenella ai topi e sappiamo qual è la cascata di eventi che si verificano » ha sottolineato Rawadi. «Il prossimo passo è tradurre questo in esseri umani e stiamo pianificando di iniziare la nostra prima sperimentazione clinica negli Stati Uniti entro la fine del 2020».

Asse intestino cervello

Nelle ultime settimane la società ha annunciato un ulteriore accordo di licenza con il Consiglio Nazionale delle Ricerche spagnolo (CSIC) per un brevetto sulle applicazioni terapeutiche ceppi di  Christensenella nei disturbi dell’umore.

L’accordo con il team di ricerca guidato da Yolanda Sanz dell’Istituto di agrochimica e tecnologia alimentare (IATA), conferisce a LNC diritti esclusivi in ​​tutto il mondo per la ricerca, la produzione e la commercializzazione di terapie sviluppate per il trattamento dei disturbi dell’umore, come depressione o ansia, e diventa il quarto programma di pipeline di LNC – noto come LNC-02.

«Esistono dati interessanti per Christensenella relativi al comportamento e all’umore negli animali» ha detto Rawadi. «Quando introduci Christensenella in animali stressati è possibile invertire il comportamento, e questo è davvero eccitante e innovativo». Ha poi ribadito come da diverse indagini presenti in letteratura, molte persone che soffrono di disturbi di umore hanno livelli ridotti di Christensenella a livello intestinale.

Naturalmente questo ambito deve essere ancora compreso fino in fondo e i meccanismi del cosiddetto asse intestino-cervello devono essere ancora approfonditi.

La farmacoeconomia del microbioma

Secondo Rawadi un singolo ceppo batterico è certamente più economico da produrre e più facile da studiare rispetto a molti dei farmaci complessi su cui le aziende farmaceutiche si stanno attualmente concentrando.

«Non sarà una terapia costosa e siamo convinti che moltissime persone ne potranno ricavare vantaggi» ha specificato.

L’azienda è sempre alla ricerca di opportunità, di investitori e di fondi. Ha già raccolto oltre 22 milioni di euro dalla sua creazione nel 2010 – con un recente finanziamento nel 2017 di 6,5 milioni di euro da investitori tra cui Seventure Partners e un round del 2019 per 6,2 milioni di euro che includeva un aumento di capitale per investitori già esistenti come Seventure, NACO (regione Nouvelle-Aquitaine) e Unione Europea.

Secondo quanto emerso, la società ha già il capitale per completare almeno la prossima sperimentazione clinica nel suo candidato LNC-01 per l’obesità, ma continua a cercare nuove opportunità.

Christensenella, e oltre…

LNC ha iniziato a intensificare l’attività clinica per sviluppare la pipeline con quattro candidati basati su ceppi della famiglia Christensenella. E non solo, la società ha anche delineato piani ambiziosi per andare oltre.

«Vogliamo cogliere tutte le opportunità e iniziare a guardare fuori da Christensenella» ha detto Rawadi. «Quindi stiamo valutando altri batteri che hanno applicazioni simili a Christensenella e hanno dimostrato una certa efficacia».

Una recente collaborazione con l’INRA, l’Istituto nazionale francese di ricerca agricola, mira a esplorare altre opportunità nell’ambito delle malattie infiammatorie. LNC punta a rimanere concentrata su terapie anti-infiammatorie legate a patologie croniche lavorando su ceppi specifici che hanno dimostrato proprietà di questa natura.

«Ci stiamo concentrando su IBD, obesità e depressione e vogliamo rimanere in questo ambito perché crediamo che, in queste patologie, un trattamento a lungo termine con soluzioni microbiome based abbia senso».

«Ora stiamo esplorando altri ceppi probiotici, oltre alla Christensenella. È ancora un progetto esplorativo, ma quando avremo tutti i dati saremo in grado di comunicare in modo più concreto» ha concluso Rawadi.

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