World of microbiome: torna a Vienna il congresso mondiale sul microbioma

L’appuntamento, giunto alla terza edizione, riunisce ricercatori, clinici e aziende da tutto il mondo.

È iniziata a Vienna la terza edizione della International World of Microbiome Conference, che torna in presenza dopo due anni di pausa “forzata” della pandemia.

Le due precedenti edizioni di WoM sono state un successo, secondo gli organizzatori. Per questo hanno deciso di aggiungere un terzo ambito di discussione: oltre ai già consolidati Pregnancy, Birth & Infancy (PBI) e Digestive & Metabolic Health (DMH), quest’anno è stato aggiunto il tema del microbioma orale. D’altra parte sono ormai numerose le evidenze che mettono in collegamento la gravidanza, la salute orale e i microbiomi intestinale e orale.

Le presentazioni e le discussioni sono animate da esperti nel campo della ricerca traslazionale Nella zona PBI, la comunità WoM sta discutendo in questi giorni i nuovi dati disponibili dalla gravidanza alla prima infanzia, la caratterizzazione dell’interazione microbica tra madre e neonato e come utilizzare queste informazioni nella pratica clinica.

Nella zona DMH, il dialogo della comunità WoM si sta concentrando sull’interfaccia tra nutrizione, ricerca di base e pratica clinica. Inoltre, stanno emergendo i recenti progressi della ricerca secondo i quali i marcatori microbici sono più vicini al raggiungimento della pratica clinica, sia come bersagli diagnostici che terapeutici nelle malattie infiammatorie e neoplastiche.

Probiotici per la depressione post partum

Franco Vicariotto, ginecologo.

Nell’ambito della gravidanza e del post partum, interessante la relazione del ginecologo italiano Franco Vicariotto. «Dopo la gravidanza le madri possono soffrire di una condizione non patologica chiamata “baby-blues”» dichiara l’esperto «che le porta a sentirsi ansiose, tristi e irritabili».

Nello studio clinico presentato a Vienna, l’obiettivo principale era ristabilire l’eubiosi intestinale, influenzare positivamente l’asse intestino-cervello e ridurre l’ansia.

«Abbiamo condotto uno studio clinico controllato randomizzato in doppio cieco su due gruppi di 100 neomamme sane: un gruppo ha utilizzato il trattamento attivo completo, mentre l’altro ha utilizzato il trattamento di riferimento. Durante le varie visite sono stati valutati i sintomi correlati alla depressione con l’Edinburgh Postnatal Depression Scale (EPDS) e la qualità dell’allattamento al seno».

Stando ai risultati, la somministrazione di Limosilactobacillus reuteri PBSS072, Bifidobacterium breve BB077 e complesso multivitaminico migliora significativamente lo stato di ansia e stress delle madri, rispetto al trattamento di riferimento. «È cruciale avere un microbiota sano nella regolazione dell’asse intestino-cervello» conclude Vicariotto «soprattutto nei momenti delicati come quelli post-gravidanza».

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