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Eczema: studio USA chiama in causa l’equilibrio tra diversi ceppi di Staphylococcus

Gli scienziati hanno scoperto come l'interazione tra varie specie di Staphylococcus sulla pelle possa influenzare la gravità dell'eczema.
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Eczema: studio USA chiama in causa l’equilibrio tra diversi ceppi di Staphylococcus

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Stato dell’arte
Per le persone con alti livelli di batteri Staphylococcus aureus nel loro microbiota cutaneo il rischio di sviluppare eczema è aumentato, ma si sa ancora poco del legame tra i cambiamenti nel microbiota cutaneo e lo sviluppo di questa condizione.

Cosa aggiunge questa ricerca
Dopo aver studiato le cellule umane della pelle esposte ai batteri S. aureus e analizzato il microbiota della pelle ottenuto da persone con eczema, i ricercatori hanno scoperto che questi microbi si basano su una forma di comunicazione chiamata “quorum sensing” per secernere molecole pro-infiammatorie e tossine. Il team ha anche scoperto che altre specie batteriche del genere Staphylococcus possono proteggere la pelle dalle tossine.

Conclusioni
I risultati mostrano come i batteri comunemente trovati sul corpo umano possono contribuire a regolare la barriera cutanea.


Gli scienziati hanno scoperto come l’interazione tra diverse specie di batteri Staphylococcus sulla pelle possa influenzare l’entità del danno alla pelle e l’infiammazione nell’eczema. Lo studio è stato pubblicato su Science Translational Medicine.

L’eczema, che colpisce fino al 20% dei bambini e il 3% degli adulti in tutto il mondo, si verifica quando il sistema immunitario attacca la barriera cutanea, causando sintomi che comprendono arrossamento e prurito.

Studi precedenti hanno dimostrato che i batteri della specie Staphylococcus aureus sono più abbondanti sulla pelle delle persone che soffrono di eczema. Ma il legame tra i cambiamenti nel microbiota cutaneo e lo sviluppo della malattia è ancora poco conosciuto.

Comunicazione tossica

Per comprendere meglio la relazione tra S. aureus e il microbiota cutaneo, Michael Williams dell’Università della California, a San Diego, e i suoi colleghi hanno raccolto campioni da pelle umana e li hanno esposti a batteri della specie S. aureus. Quindi, hanno sviluppato colonie di batteri sulla pelle di topo.

Il team ha scoperto che S. aureus utilizza un processo chiamato ‘quorum sensing’ come mezzo di comunicazione tra batteri della stessa specie. I microbi hanno usato il ‘quorum sensing’ per sapere quando rilasciare molecole e tossine che danneggiano la barriera cutanea. In questo modo, i batteri possono penetrare più a fondo nella pelle, causando l’infiammazione.

Microbi adatti alla pelle

Successivamente, i ricercatori hanno analizzato il microbiota dalla pelle di 5 persone sane e 11 individui con eczema e hanno scoperto che altre specie di Staphylococcus che vivono sulla pelle possono combattere le tossine prodotte da S. aureus attraverso le proteine ​​che bloccano il ‘quorum sensing’.

Quando gli scienziati hanno isolato un peptide da una di queste specie benefiche (Staphylococcus hominis) e lo hanno applicato sui topi con eczema, hanno osservato che questo proteggeva la pelle dei roditori dall’infiammazione causata da S. aureus.

I risultati mostrano che i batteri comunemente trovati sul corpo umano possono contribuire a regolare la barriera cutanea, e che I cambiamenti nel microbiota cutaneo potrebbero essere responsabili dei danni alla pelle e dell’infiammazione.

Secondo gli studiosi, la ricerca futura per scoprire la relazione tra la pelle ospite e S. aureus potrebbe aiutare a migliorare gli attuali approcci terapeutici all’eczema.

Traduzione dall’inglese a cura della redazione

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