Una nuova e straordinaria puntata delle “Interviste Impossibili” di Microbioma.it. Oggi ci troviamo nel misterioso regno del microbiota intestinale per incontrare un ospite speciale: Asaccharobacter celatus, un batterio intestinale che potrebbe custodire il segreto per un cervello sano e longevo.
Signor Celatus, come si sente a essere al centro dell’attenzione scientifica?
Sarò sincero. Devo ammettere che l’improvvisa fama un po’ mi lusinga. Per secoli ho vissuto nell’ombra, lavorando instancabilmente nel microbiota di alcuni fortunati ospiti senza che nessuno riconoscesse il mio lavoro. Ora, con tutti questi studi su di me, mi sento come un artista scoperto tardi, ma finalmente apprezzato.
Si dice che lei sia fondamentale per la produzione di equolo, una molecola legata alla salute cerebrale. È vero?
Esattamente! Sono uno dei pochi batteri capaci di trasformare la daidzeina, un isoflavone contenuto nei prodotti di soia, in equolo. Questo composto ha proprietà benefiche, tra cui la capacità di migliorare le funzioni cerebrali e ridurre il rischio di declino cognitivo negli anziani. Però non tutti hanno la fortuna di ospitarmi, e in molte regioni del mondo si vedono tanti ‘non-produttori di equolo’.
Come mai alcune persone non producono equolo?
Ah, bella domanda. È una combinazione di fattori. La dieta è cruciale: se le persone non consumano abbastanza alimenti a base di soia ricchi di daidzeina, che è il mio cibo preferito, non posso fare il mio lavoro. Inoltre, la composizione del microbiota dipende anche da ambiente, genetica e abitudini di vita. Gli abitanti del Giappone, per esempio, mangiano più soia e spesso mi trattano meglio rispetto agli occidentali. In pratica mi danno più spesso da mangiare.
Lei è davvero un batterio esigente…
Più che altro, sono selettivo. Ma non sono uno snob: conquistare la mia fiducia è facile. Basta seguire una dieta adeguata. Ho letto che alcuni scienziati stanno studiando come incoraggiare la mia presenza con interventi alimentari mirati. Sarebbe un bel modo per aiutare più persone a beneficiare dell’equolo.
Oltre a rinforzare la memoria, ha altri superpoteri?
Beh, diciamo che mi piace lavorare in team con altri batteri del microbiota per mantenere un equilibrio generale. Ma mi piace pensare che il mio contributo principale sia legato all’equolo e alla salute cognitiva. Una mente lucida è fondamentale per affrontare la vita, no?
E il futuro? Dove si vede tra dieci anni?
Mi piacerebbe diventare un integratore probiotico che garantisca la produzione di equolo anche a chi non mangia soia. Magari con un opportuno lifting genetico ce la posso fare. Oppure, immagino un mondo in cui si possa personalizzare la composizione del microbiota per promuovere la salute del cervello a ogni età. Nel frattempo, continuerò a fare il mio lavoro nel silenzio del microbiota.
Un’ultima domanda: che cosa direbbe ai ricercatori che stanno approfondendo il suo ruolo?
Bravi ragazzi. Continuate così! Io posso sembrare un piccolo batterio timido, poco appariscente, nascosto. Ma le mie potenzialità sono grandi. Con il vostro aiuto, possiamo trasformare il mio contributo in un beneficio tangibile per milioni di persone.
Reference
- Equol: A Bacterial Metabolite from The Daidzein Isoflavone and Its Presumed Beneficial Health Effects https://doi.org/10.3390/nu11092231
- Asaccharobacter celatus gen. nov., sp. nov., isolated from rat caecum https://doi.org/10.1099/ijs.0.64894-0
- Potential Protective Mechanisms of S-equol, a Metabolite of Soy Isoflavone by the Gut Microbiome, on Cognitive Decline and Dementia https://doi.org/10.3390/ijms231911921
- Daidzein Intake Is Associated with Equol Producing Status through an Increase in the Intestinal Bacteria Responsible for Equol Production https://doi.org/10.3390/nu11020433