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Troppo zucchero altera il microbiota e aumenta il rischio di infiammazione al colon

Una dieta ricca di grassi e zuccheri altera il microbiota intestinale e aumenta la predisposizione all'infiammazione del colon.
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Troppo zucchero altera il microbiota e aumenta il rischio di infiammazione al colon

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Stato dell'arte
Le malattie infiammatorie intestinali come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa possono causare sintomi debilitanti, tra cui diarrea grave e dolore addominale. Poiché queste malattie sono prevalenti nei Paesi occidentali, i ricercatori hanno ipotizzato che una dieta ricca di grassi e zuccheri possa predisporre all’infiammazione del colon alterando il microbiota intestinale. Ma non è ancora chiaro come lo zucchero possa aumentare il rischio di infiammazione intestinale.
Cosa aggiunge questa ricerca
I ricercatori hanno osservato che topi nutriti con diete ricche di zuccheri sono più suscettibili all’infiammazione del colon indotta rispetto a topi alimentati con una dieta normale. Gli zuccheri hanno alterato la composizione del microbiota intestinale, aumentando i livelli di batteri come Akkermansia muciniphila, che è stato correlato all’infiammazione intestinale ed è noto per la produzione di enzimi che possono degradare lo strato di muco che protegge il rivestimento dell’intestino. Questi cambiamenti nella composizione del microbiota intestinale sembrano ridurre lo strato di muco protettivo dell’intestino, consentendo a batteri e tossine di oltrepassare la barriera intestinale e causare infiammazione.
Conclusioni
I risultati supportano l’idea che le diete ad alto contenuto di zuccheri possono contribuire al rapido aumento della prevalenza di malattie infiammatorie intestinali nei Paesi occidentali.

In questo articolo

Diversi studi hanno ormai dimostrato che una dieta ricca di grassi, zuccheri e proteine ​​animali può contribuire all’insorgenza di infiammazione intestinale. Ora una nuova ricerca condotta su modelli animali conferma questa ipotesi, dimostrando che i topi nutriti con alti livelli di zuccheri presentano cambiamenti nella composizione del microbiota intestinale che contribuiscono allo sviluppo di malattie infiammatorie intestinali.

I risultati, pubblicati su Science Translational Medicine, potrebbero spiegare il rapido aumento della prevalenza delle malattie infiammatorie intestinali nei Paesi occidentali.

Malattie infiammatorie croniche intestinali e alimentazione

«La colite è un grave problema di salute pubblica negli Stati Uniti e in altri Paesi occidentali», afferma l’autore principale dello studio Hasan Zaki dell’UT Southwestern Medical Center (Stati Uniti).

Le malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD) come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa possono causare sintomi debilitanti, tra cui diarrea grave e dolore addominale.

Poiché queste malattie sono prevalenti nei Paesi occidentali, accanto a fattori di predisposizione genetica è stato ipotizzato anche che una dieta ricca di grassi e zuccheri possa predisporre all’infiammazione del colon alterando il microbiota intestinale. Ma non è ancora chiaro come lo zucchero possa aumentare il rischio di infiammazione intestinale.

Per studiare l’effetto dello zucchero sul microbiota intestinale e sull’infiammazione intestinale, Hasan Zaki e i suoi colleghi hanno nutrito i topi con una dieta ricca di zuccheri per sette giorni.

Lo zucchero altera il microbiota

Dopo aver nutrito i topi con una dieta ricca di saccarosio, fruttosio o glucosio, i ricercatori hanno sequenziato il microbiota intestinale dei roditori.

Tutti gli zuccheri hanno alterato la popolazione microbica intestinale dei topi, ma il glucosio ha causato l’alterazione più significativa.

In particolare, i livelli di batteri come Akkermansia muciniphila, che è stato correlato all’infiammazione intestinale, sono aumentati nei topi alimentati con una dieta ricca di glucosio, mentre i microbi considerati benefici, tra cui il Lactobacillus, sono risultati meno abbondanti.

I topi geneticamente predisposti a sviluppare la colite, così come quelli a cui è stata somministrata una sostanza chimica che induce l’infiammazione intestinale, hanno sviluppato sintomi più gravi se nutriti per la prima volta con una dieta ricca di glucosio.

Akkermansia muciniphila

Poiché i microbi come Akkermansia muciniphila sono noti per produrre enzimi che possono degradare lo strato di muco che protegge il rivestimento dell’intestino, i ricercatori hanno esaminato se le alterazioni del microbiota intestinale avessero consentito a batteri e altre tossine di oltrepassare la barriera intestinale.

Per farlo, hanno nutrito topi sani con i microbi intestinali di topi nutriti con zucchero.

I topi riceventi hanno sviluppato infiammazione intestinale, suggerendo che il microbiota intestinale alterato proveniente dai topi donatori potrebbe predisporre alla colite ulcerosa.

I risultati suggeriscono che una dieta ad alto contenuto di zucchero cambia la composizione microbica intestinale, predisponendo o esacerbando la colite. «Il nostro studio mostra quindi chiaramente l’importanza della dieta in termini di prevenzione», afferma Hasan Zaki.

Giorgia Guglielmi
Giorgia Guglielmi è una science writer freelance residente a Basilea, in Svizzera. Ha conseguito il dottorato in Biologia all’European Molecular Biology Laboratory e il Master in Science Writing al MIT.

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