Microbioma vaginale, infertilità e PMA: cosa dice la letteratura?

Gemma Fabozzi, biologa specializzata in embriologia clinica e infertilità, discute come i recenti studi abbiano messo in luce l'importanza della dominanza di specifiche specie di lattobacilli nel migliorare le possibilità di concepimento e ridurre i rischi di aborto e parto pretermine. 
CONDIVIDI →

Microbioma vaginale, infertilità e PMA: cosa dice la letteratura?

CONDIVIDI →

In questo articolo

Intervista con Gemma Fabozzi, biologa specializzata in embriologia clinica e infertilità, esplora la crescente evidenza scientifica sul ruolo del microbioma vaginale nella fertilità femminile. 

Fabozzi discute come i recenti studi abbiano messo in luce l’importanza della dominanza di specifiche specie di lattobacilli, in particolare Lactobacillus crispatus, nel migliorare le possibilità di concepimento e ridurre i rischi di aborto e parto pretermine. 

Vengono anche analizzate le cause di disbiosi vaginale, come l’alimentazione, il fumo e l’uso improprio di dispositivi vaginali, nonché l’interazione tra microbioma vaginale e intestinale. Inoltre, Fabozzi discute i legami tra microbiota e tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA), sottolineando l’importanza di una corretta gestione del microbioma nelle pazienti che affrontano trattamenti di fertilità. L’intervista si conclude con la descrizione di uno studio innovativo sul ceppo di Lactobacillus crispatus M247, che dimostra come l’integrazione di questo ceppo possa aumentare le probabilità di una gravidanza a termine, soprattutto nelle donne con un BMI elevato.

Redazione

Potrebbe interessarti

Oppure effettua il login