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Trapianto di midollo: individuato batterio intestinale che “scatena” il rigetto

Cambiamenti nel microbiota intestinale potrebbero favorire la malattia acuta da rigetto. Lo suggerisce uno studio pubblicato su Science.
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Trapianto di midollo: individuato batterio intestinale che “scatena” il rigetto

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Stato dell’arte
Le alterazioni della composizione del microbiota intestinale sono state associate a molte patologie e condizioni cliniche, incluso l’esito del trapianto di midollo osseo. Ma i fattori che innescano questi cambiamenti non sono ancora chiari.

Cosa aggiunge questo studio
I ricercatori hanno scoperto che cambiamenti nelle abbondanze di diverse specie batteriche, in particolare l’aumento di Enterococcus faecium, innescano l’infiammazione e il danno immunomediato in risposta al trapianto di midollo osseo. L’incremento dei livelli di E. faecium è risultato associato alla malattia acuta da rigetto, una condizione immunitaria fatale che si verifica dopo le procedure di trapianto quando le cellule immunitarie del donatore attaccano i tessuti del paziente ricevente. Nei topi, una dieta priva di lattosio ha ridotto la crescita di E. faecium e i suoi effetti negativi, suggerendo che l’aumento degli enterococchi dipende dalla presenza di lattosio nella dieta.

Conclusioni
I risultati suggeriscono che microrganismi intestinali come E. faecium sono in grado di stimolare il sistema immunitario e scatenare l’infiammazione.


I cambiamenti nei livelli di alcuni batteri intestinali potrebbero favorire la malattia acuta da rigetto, una condizione immunitaria fatale che si verifica dopo le procedure di trapianto quando le cellule immunitarie del donatore attaccano i tessuti del paziente ricevente. È quanto suggerisce un recente studio, che ha anche dimostrato come una dieta priva di lattosio riduca la gravità di questa patologia nei topi.

I risultati, pubblicati su Science, potrebbero quindi aiutare a sviluppare nuove strategie terapeutiche, non basate su antibiotici, per ridurre le malattie infiammatorie dopo le procedure di trapianto e migliorare i risultati clinici.

Precedenti studi hanno suggerito che il microbiota intestinale influenza l’esito clinico del trapianto di midollo osseo. Per indagare ulteriormente, Christoph Stein-Thoeringer del Memorial Sloan Kettering Cancer Center e i suoi colleghi hanno analizzato il microbiota fecale di 1.325 persone che hanno ricevuto un trapianto di midollo osseo, procedura utilizzata per trattare i tumori del sangue come leucemie e linfomi.

Così cambia il microbiota intestinale dopo il trapianto

Subito dopo il trapianto di midollo osseo, i ricercatori hanno osservato nell’intestino dei destinatari un aumento dei livelli di enterococchi, che è risultato associato a un innalzamento dei tassi di malattia acuta da rigetto. L’analisi del genoma batterico ha inoltre mostrato una maggiore espressione degli enzimi coinvolti nella degradazione di lattosio e galattosio.

Il team di ricercatori ha riscontrato un aumento degli enterococchi e una riduzione dei clostridi commensali anche in diversi modelli murini di trapianto di midollo osseo. La riduzione di Clostridia ha portato a un decremento dei livelli di butirrato, un metabolita microbico che ha effetti antinfiammatori. L’abbondanza degli enterococchi, in particolare Enterococcus faecium, è risultata invece associata a un aumento dei livelli di questi batteri nei linfonodi, suggerendo che i microbi erano traslocati oltre la barriera intestinale.

Nei topi sottoposti a trapianto di midollo osseo sono stati rilevati nell’intestino anche livelli ridotti di lattasi, l’enzima che degrada il lattosio. Questa riduzione sembra essere mediata dai processi infiammatori dipendenti dalle cellule T.

Dieta senza lattosio

Secondo quanto riportato nello studio, nutrire i topi con una dieta priva di lattosio riduce la crescita di E. faecium e i segni di attivazione delle cellule immunitarie, nonché la gravità della malattia acuta da rigetto. Inoltre, nei pazienti intolleranti al lattosio è stata rilevata una maggiore abbondanza complessiva di enterococchi.

I risultati suggeriscono quindi che l’aumento degli enterococchi nell’intestino dei pazienti trapiantati dipende dal lattosio nella dieta, ma non è chiaro se l’assunzione di lattosio influenzi la gravità della malattia acuta da rigetto.

Poiché specie batteriche come E. faecium sono in grado di stimolare il sistema immunitario e scatenare l’infiammazione, secondo i ricercatori la dieta dei pazienti sottoposti a trapianto di midollo osseo dovrebbe essere modificata per evitare cambiamenti potenzialmente fatali nel loro microbiota intestinale.

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