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One Health: la salute globale al congresso SIM 2024

L’approccio One Health, supportato dall'adozione di nuove tecnologie e pratiche sostenibili, è stato unanimemente indicato come cruciale per fronteggiare minacce quali le zoonosi, l'antibiotico-resistenza e le malattie trasmesse da vettori.
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One Health: la salute globale al congresso SIM 2024

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Il 52° Congresso della Società Italiana di Microbiologia (SIM), svoltosi a Pavia dall’8 all’11 settembre 2024, ha posto al centro il concetto di One Health come modello chiave per affrontare le sfide emergenti della sanità pubblica. 

Focus principale l’importanza di un approccio integrato e olistico, che riconosca l’interdipendenza tra salute umana, animale e ambientale. Questo approccio è diventato cruciale in un’epoca caratterizzata dall’aumento delle zoonosi, della resistenza antimicrobica (AMR) e dai profondi cambiamenti climatici che minacciano la biodiversità e gli ecosistemi.

One Health: un principio unico per le sfide globali

Il principio cardine di One Health è che la salute umana, animale ed ambientale non possono essere affrontate separatamente

Le malattie che colpiscono gli animali e l’ambiente hanno inevitabili ripercussioni sugli esseri umani, e viceversa. Questo concetto, affinato negli ultimi decenni, è diventato sempre più centrale per rispondere alle sfide globali, in un contesto caratterizzato da crescenti viaggi internazionali, nuovi modelli alimentari e la diffusione di patogeni resistenti.

Viaggi internazionali e salute: la sfida delle malattie emergenti

Uno dei maggiori fattori che contribuiscono alla diffusione di malattie infettive e di patogeni resistenti è l’aumento dei viaggi internazionali

La mobilità globale espone le persone a nuovi agenti patogeni, facilitando la diffusione delle infezioni in aree precedentemente non esposte. Il COVID-19 ne è stato un esempio lampante, così come storicamente lo sono stati i virus SARS e MERS o quelli all’origine di dengue, malaria e chikungunya.

Durante il congresso SIM, Caterina Rizzo, ordinario di Igiene Generale e Applicata all’Università di Pisa, ha illustrato i tre pilastri della gestione del rischio nei viaggi: il profilo del viaggiatore, la destinazione e il tipo di viaggio, su queste basi è possibile stabilire una profilassi vaccinale e comportamentale adeguata ad ogni situazione. 

One Health ed economia circolare: salute umana, animale e ambientale

Il legame tra salute e sicurezza alimentare è uno dei punti cruciali dell’approccio One Health. L’industrializzazione dell’agricoltura, la crescita della domanda globale di cibo e l’adozione di nuove tecnologie hanno reso, infatti, la catena alimentare più vulnerabile agli agenti patogeni. 

Antonia Ricci, direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), è intervenuta sull’importanza dell’economia circolare all’interno del paradigma One Health, evidenziando come la sostenibilità nella produzione agricola possa influenzare positivamente la salute pubblica. 

I rifiuti organici agricoli e degli allevamenti, per esempio, possono essere utilizzati per la produzione di biogas, riducendo gli sprechi. Tuttavia, questo processo non è esente da rischi: i residui organici derivanti dalla digestione anaerobica, come il digestato utilizzato come fertilizzante, infatti, possono contenere batteri portatori di resistenze agli antibiotici. Questo avviene soprattutto quando gli scarti utilizzati per produrre biogas includono deiezioni animali provenienti da allevamenti in cui vengono somministrati antimicrobici. 

I geni di resistenza possono sopravvivere ai processi di trattamento e persistere nei residui finali; quindi, quando questi fertilizzanti vengono applicati ai terreni agricoli, i batteri resistenti e i loro geni possono potenzialmente diffondersi nell’ambiente, contaminare le acque o entrare nella catena alimentare attraverso le colture. 

Questo fenomeno contribuisce al problema globale della resistenza antimicrobica (AMR), rendendo ancora più importante il monitoraggio e la gestione appropriata di questi scarti. Ricci ha sottolineato la necessità, quindi, di monitorare attentamente questi passaggi per evitare conseguenze negative sulla salute pubblica.

La resistenza agli antibiotici e l’interfaccia uomo-animale

La resistenza antimicrobica è una delle sfide più importante per la salute globale. L’uso indiscriminato di antibiotici negli allevamenti animali, finalizzato alla crescita e alla prevenzione delle infezioni, è una delle cause principali della comparsa di batteri resistenti. 

Questi microrganismi possono essere trasmessi agli esseri umani tramite il consumo di carne o latte contaminati, il contatto diretto con gli animali o attraverso l’ambiente.

Monica Monaco del Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, ha evidenziato la relazione tra AMR e interfaccia uomo-animale, portando come esempio i ceppi di MRSA (Staphylococcus aureus resistente alla meticillina) e VRE (Enterococchi resistenti alla vancomicina). 

Zanzare e arbovirus: l’impatto globale del cambiamento climatico

Stefano Vanin, del dipartimento di Scienze della terra, dell’ambiente e della vita dell’Università di Genova, ha fornito un quadro preoccupante sull’impatto del cambiamento climatico e della globalizzazione sulla diffusione di patogeni trasmessi da insetti. 

Il riscaldamento globale sta espandendo l’area geografica tipica delle zanzare, vettori dei virus che provocano West Nile e dengue, portando anche nuove specie, come l’Aedes japonicus e l’Aedes koreicus, a prosperare in climi più freschi.

La combinazione di riscaldamento globale, urbanizzazione e viaggi internazionali accelera la diffusione di questi vettori e dei patogeni da essi trasmessi. La gestione degli ambienti urbani e rurali diventa quindi fondamentale per ridurre il rischio di epidemie.

Tutti gli specialisti intervenuti nelle sessioni One Health del 52° Congresso SIM sono concordi nel ritenere che il futuro della salute globale dipenda dalla capacità di integrare strategie che riconoscano la complessità delle interazioni tra uomo, animali e ambiente. 

L’approccio One Health, supportato dall’adozione di nuove tecnologie e pratiche sostenibili, è stato unanimemente indicato come cruciale per fronteggiare minacce quali le zoonosi, l’antibiotico-resistenza e le malattie trasmesse da vettori. Solo una stretta collaborazione intersettoriale potrà garantire un futuro più sicuro e sostenibile per tutti.

Redazione

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