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Possibile ruolo del microbiota intestinale nella prevenzione oncologica

Appare evidente il coinvolgimento del microbiota intestinale nello sviluppo dei tumori e questo fornisce un nuovo bersaglio potenziale per lo screening e la prevenzione.
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Possibile ruolo del microbiota intestinale nella prevenzione oncologica

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Stato dell’arte
Numerosi studi in letteratura correlano il microbiota intestinale con l’eziologia del cancro, ma rimangono numerosi punti da chiarire circa la causalità o meno delle associazioni tra specifici batteri e tipi di tumore.

Cosa aggiunge questa ricerca
Una maggiore abbondanza del genere Sellimonas ha predetto un rischio più elevato di carcinoma mammario positivo al recettore degli estrogeni, con un effetto diretto sul cancro al seno, mentre una maggiore abbondanza di Alphaproteobacteria atera associata a un minor rischio di cancro alla prostata.

Conclusioni
Appare evidente il coinvolgimento del microbiota intestinale nello sviluppo dei tumori e questo fornisce un nuovo bersaglio potenziale per lo screening e la prevenzione.

Le alterazioni dell’equilibrio del microbiota intestinale (disbiosi) sono al centro di numerosi studi, per vagliare una possibile associazione con diversi stati patologici. Le disbiosi potrebbero rappresentare sia una causa sia una conseguenza di diverse patologie – tra cui i tumori – a causa della potenziale influenza esercitata dal microbiota intestinale sulla salute umana attraverso i metaboliti microbici, la modulazione dell’immunità e del metabolismo dell’ospite. 

Un recente studio, i cui risultati sono stati pubblicati su Cancer medicine, ha valutato l’effetto causale del microbiota intestinale su diversi tipi di tumori comuni, tra cui carcinoma mammario estrogeno responsivo e carcinoma della prostata.

Microbiota intestinale e tumore

Ad oggi, si ritiene che vi siano potenziali associazioni tra i profili del microbiota intestinale e il rischio oncologico, sebbene risulti difficile distinguere se la disgregazione batterica avvenga come causa o conseguenza del cancro

In letteratura si associa spesso la disbiosi del microbiota ai tumori gastrointestinali poiché facenti parti di un ecosistema condiviso, ma gli studi evidenziano un potenziale legame anche tra il microbiota intestinale e i tumori di altri distretti corporei. 

Per esempio nel carcinoma mammario si verifica spesso un’alterazione del microbiota intestinale, mentre nel tumore prostatico è stata osservata una maggiore abbondanza di Bacteroides massiliensis rispetto ai controlli sani. 

Anche i pazienti con cancro ai polmoni presentavano un cambiamento significativo nella composizione del microbiota rispetto ai controlli.

Carcinoma mammario estrogeno dipendente

È stato riscontrato che una maggiore abbondanza del genere Sellimonas è significativamente associata a un aumento del rischio carcinoma mammario estrogeno dipendente

L’effetto dannoso di Sellimonas è un effetto di tipo diretto, ovvero indipendente dai comuni fattori di rischio per carcinoma mammario quali menopausa, indice di massa corporea, consumo settimanale di bevande alcoliche e fumo. 

È stato riportato che Sellimonas era sovrarappresentato nei campioni fecali di pazienti con tumori più aggressivi, suggerendo un potenziale ruolo cancerogeno di Sellimonas negli ospiti umani. Tuttavia, il meccanismo sottostante non è ancora ben chiarito.

Carcinoma della prostata

È stato osservato che una maggiore abbondanza di Alphaproteobacteria era causalmente associata a un ridotto rischio di carcinoma prostatico

Il ruolo protettivo di una maggiore abbondanza di Alphaproteobacteria sullo sviluppo del carcinoma prostatico potrebbe essere correlato all’indice di massa corporea, al consumo di alcol e al fumo, ed è stato riportato che uno dei membri di Alphaproteobacteria produce glionitrina B, la quale presenta un effetto anti-invasione a livello prostatico. 

Inoltre è stato riportato che gli Alphaproteobacteria potrebbero attenuare l’iperplasia prostatica benigna, una condizione che potrebbe potenzialmente aumentare il rischio di carcinoma prostatico.

Conclusioni

In conclusione, un potenziale ruolo causale del microbiota intestinale nello sviluppo del cancro implicherebbe che l’esame precoce delle feci potrebbe essere una pratica fattibile per lo screening oncologico per riconoscere le popolazioni a più alto rischio. Inoltre, la modulazione del microbiota intestinale potrebbe diventare una potenziale opzione nella prevenzione.

Redazione

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