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Possibile ruolo del microbiota nasale nella rinosinusite cronica eosinofila con poliposi

La “firma microbica” identificata potrebbe essere utilizzata in futuro per l’individuazione dei pazienti con questa patologia, sia per la diagnosi non invasiva sia per il trattamento.
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Possibile ruolo del microbiota nasale nella rinosinusite cronica eosinofila con poliposi

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In questo articolo

Stato dell’arte
Il meccanismo patogenetico alla base della rinosinusite cronica eosinofila con poliposi nasale non è ancora del tutto chiaro, ma è stato ipotizzato che il microbiota nasale sia in grado di svolgere un ruolo importante nella genesi di questa malattia.

Cosa aggiunge questa ricerca
Lo studio ha permesso di identificare una biodiversità più elevata nel microbiota dei pazienti con rinosinusite cronica eosinofila con poliposi nasale e una composizione microbica caratteristica.

Conclusioni
La “firma microbica” identificata, potrebbe essere utilizzata in futuro per l’individuazione dei pazienti con questa patologia, sia per la diagnosi non invasiva sia per il trattamento. Inoltre, sarà interessante approfondire lo studio del microbiota delle prime vie aeree anche negli altri endotipi di rinosinusite cronica.

I pazienti affetti da rinosinusite cronica eosinofila con poliposi nasale presentano alterazioni nella composizione del microbiota delle prime vie respiratorie e questa “firma microbica” potrebbe essere utilizzata in futuro per la diagnosi non invasiva e per il trattamento di questa patologia. È quanto emerge da un recente studio pubblicato sul The Journal of Allergy and Clinical Immunology.

Rinosinusite cronica eosinofila con poliposi nasale: il ruolo del microbiota delle vie aeree

La rinosinusite cronica (CRS) è una malattia infiammatoria eterogenea complessa, classificata in diversi endotipi. Tra questi, la rinosinusite cronica eosinofila con poliposi nasale (eCRSwNP) è spesso associata a una minore efficacia del trattamento e a tassi di recidiva più alti per quanto riguarda l’insorgenza di polipi nasali. 

Attualmente, la eCRSwNP è stata riconosciuta come derivante da un processo di tipo infiammatorio guidato dai linfociti TH2, ma molto ancora resta da comprendere circa la patogenesi di questa condizione. 

Le cavità nasali, come prima barriera del tratto respiratorio superiore, ospitano un grande numero di microbi sulla superficie delle mucose. Recentemente, diversi studi hanno descritto relazioni significative tra il microbiota alterato e la risposta infiammatoria dovuta ai linfociti TH2.

È stato, inoltre, riscontrato che la disbiosi del microbiota delle vie respiratorie può aumentare l’incidenza di disturbi allergici e contribuire allo sviluppo di patologie infiammatorie croniche delle vie aeree.

Per questo, è stato proposta l’ipotesi che il microbiota sia in grado di svolgere un ruolo importante anche nello sviluppo della rinosinusite cronica eosinofila con poliposi nasale. Tuttavia, fino ad ora, pochi studi hanno focalizzato la loro attenzione sulle alterazioni del microbiota nasale nei pazienti con eCRSwNP.

La “firma microbica” 

In questo nuovo studio, sono stati confrontati i profili del microbiota nasale di pazienti con rinosinusite cronica eosinofila con poliposi nasale con quelli di pazienti sani, utilizzando il sequenziamento dell’rRNA 16S

Nel dettaglio, lo studio è stato eseguito su 34 pazienti con eCRSwNP e 44 controlli sani, utilizzando anche una coorte indipendente di pazienti per convalidare i risultati.

I dati ottenuti hanno permesso di dimostrare la presenza di una composizione del microbiota  distinta nei seni nasali nei pazienti con rinosinusite cronica eosinofila con poliposi nasale. 

È stato possibile, così, identificare una biodiversità più elevata nel microbiota dei pazienti con eCRSwNP e una composizione microbica caratteristica. 

In particolare, è stato osservato un aumento relativo dell’abbondanza di Sphingomonas, Moraxellaceae, Bacteroides, Bifidobacterium, Ruminococcus e Faecalibacterium, probabilmente correlati al reclutamento di eosinofili e all’aumento della risposta infiammatoria dovuta ai linfociti TH2, mentre Ralstonia e Propionibacterium risultavano diminuiti

Inoltre, i risultati sembrano suggerire che la composizione del microbiota nasale sia associata alla gravità della malattia.

Conclusioni

I ricercatori hanno proposto queste caratteristiche come firma microbica per la discriminazione dei pazienti con rinosinusite cronica eosinofila con poliposi nasale, che potrà essere molto utile in futuro per la diagnosi non invasiva e per il trattamento di questa patologia. 

Sulla base dei riscontri di questo studio, potrebbe essere interessante l’approfondimento dello studio del microbiota delle prime vie aeree anche negli altri endotipi di rinosinusite cronica.

Roberta Altobelli
Science writer e medical writer freelance. Laureata in Biotecnologie Mediche presso l’Università Sapienza di Roma, ha conseguito un Master in Genetica Forense e un Master in Comunicazione della Scienza.

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