La maggior parte dei bambini acquisisce i primi microbi intestinali durante la nascita e l’allattamento.
Un recente studio condotto su modelli murini dimostra che i cuccioli allattati da una madre nutrita con una dieta a basso contenuto di fibre sono caratterizzati da alterazioni del microbiota che possono portare a infiammazione intestinale e obesità.
I risultati, pubblicati su Cell Host & Microbe, suggeriscono quindi che l’alimentazione seguita durante l’allattamento influenza la composizione del microbiota della prole, la salute dell’intestino e la predisposizione all’obesità.
Il microbiota intestinale dei neonati
«Spero che questo lavoro possa far luce su quanto siano realmente complessi il nostro metabolismo e il nostro microbioma e su come le prime esperienze di vita possano plasmarci per il resto della vita», afferma Andrew Gewirtz, della Georgia State University.
I principali determinanti della composizione del microbiota sono la dieta, in particolare il suo contenuto di fibre, e il tipo di microbi acquisiti nelle prime fasi della vita.
Per studiare gli effetti della dieta durante l’allattamento, Andrew Gewirtz e il suo team hanno nutrito topi che allattano con una dieta bilanciata o una dieta a basso contenuto di fibre, per poi analizzare il microbiota intestinale dei cuccioli.
Poche fibre, infiammazione intestinale
Dopo tre settimane, i cuccioli allattati da madri nutrite con ridotte quantità di fibre presentavano alterazioni del microbiota intestinale, in particolare alti livelli di proteobatteri e una bassa diversità microbica.
Inoltre, sia le madri nutrite con una dieta a basso contenuto di fibre sia i loro cuccioli hanno mostrato segni di infiammazione intestinale.
Secondo gli autori dello studio, a innescare pathway infiammatori nell’organismo sarebbero alcune proteine di superficie dei proteobatteri.
Inoltre, questi batteri inducono alterazioni dell’intestino in grado di favorire l’assorbimento dei grassi.
Dai dati ottenuti è infatti emerso che, se esposti a una dieta ricca di grassi, i cuccioli allattati da madri nutrite con diete povere di fibre hanno raddoppiato il loro peso corporeo e accumulato rapidamente grasso corporeo. È impressionante la velocità, secondo i ricercatori, con cui i topi hanno aumentato il peso corporeo quando sono stati esposti a questa dieta ricca di grassi.
Effetti di lunga durata sul microbioma
I cuccioli allattati da madri nutrite con diete povere di fibre sono risultati caratterizzati da alterazioni di lunga durata del loro microbiota intestinale: dopo aver seguito una dieta “tradizionale” per nove settimane dopo la fine dell’allattamento, i cuccioli hanno infatti continuato ad aumentare di peso e a essere caratterizzati da un innalzamento dei livelli di proteobatteri nell’intestino.
I ricercatori hanno quindi ipotizzato che, in mancanza di fibre, i batteri che le utilizzano come “combustibile” muoiano, mentre quelli che non le metabolizzano, come i proteobatteri, possano proliferare senza controllo.
Conclusioni
Sebbene i topi e gli esseri umani abbiano esigenze nutrizionali diverse, e questo limita la possibilità di traslare nell’uomo gli studi sulla dieta condotti nei roditori, i risultati suggeriscono che l’acquisizione dei primi microbi intestinali possa influenzare la suscettibilità all’obesità.