Faecalibacterium: studio italiano su potenziale probiotico 2.0

La comprensione della diversità dei ceppi di Faecalibacterium potrebbe aiutare a individuare ceppi adatti per lo sviluppo di probiotici.
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Faecalibacterium: studio italiano su potenziale probiotico 2.0

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Stato dell’arte
Il Faecalibacterium è uno dei microbi più comuni nel microbiota intestinale delle persone sane e si ritiene che sia un biomarcatore della salute intestinale. Una ridotta abbondanza di Faecalibacterium è associata a disturbi tra cui le malattie infiammatorie intestinali e il cancro del colon-retto. Alcuni studi hanno dimostrato che Faecalibacterium può produrre molecole antinfiammatorie, rendendolo uno dei microbi più promettenti per lo sviluppo di probiotici. Ma non è chiaro se i diversi ceppi di Faecalibacterium abbiano effetti diversi sulla salute umana.

Cosa aggiunge questo studio
Analizzando il genoma di Faecalibacterium e di specie simili provenienti da quasi 8.000 persone, i ricercatori hanno identificato la presenza di 22 specie simili a questo batterio. La diversità di ceppi di Faecalibacterium dipende da fattori quali età, stile di vita e stato di salute ed è ridotta nelle popolazioni occidentali.

Conclusioni
I risultati suggeriscono che la comprensione della diversità dei ceppi di Faecalibacterium potrebbe aiutare a individuare ceppi adatti come probiotici.


Il Faecalibacterium è uno dei microbi più comuni nel microbiota intestinale delle persone sane ed è considerato uno dei candidati più promettenti per lo sviluppo di probiotici. Di recente, un gruppo di ricercatori ha scoperto che la diversità dei ceppi di Faecalibacterium è associata a fattori quali età, stile di vita e stato di salute.

Lo studio, pubblicato su Current Biology, potrebbe aiutare a chiarire il ruolo di Faecalibacterium negli individui sani o affetti da una malattia, consentendo così di individuare ceppi che possono essere utilizzati come probiotici.

Una ridotta abbondanza di Faecalibacterium è stata associata a disturbi tra cui malattie infiammatorie intestinali e cancro del colon-retto. Alcuni studi hanno dimostrato che Faecalibacterium può produrre molecole antinfiammatorie, ma non è chiaro se ceppi diversi abbiano effetti diversi sulla salute umana.

Per rispondere a questa domanda, Danilo Ercolini dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e i suoi colleghi hanno analizzato il microbiota intestinale di 7.907 individui.

Faecalibacterium prausnitzii

I ricercatori hanno scoperto che F. prausnitzii, l’unica specie nota del genere Faecalibacterium, è presente nell’85% dei campioni. Tuttavia, il microbo è molto più comune negli adulti rispetto a bambini o anziani.

Inoltre, le persone provenienti da Paesi non industrializzati hanno mostrato una maggiore prevalenza di F. prausnitzii rispetto alle popolazioni occidentali.

Ulteriori esperimenti hanno identificato 22 specie simili a Faecalibacterium. Alcuni sottotipi sono risultati prevalenti negli individui europei o nordamericani, mentre un altro sottotipo era quasi esclusivo per gli individui cinesi. I sottotipi più diffusi spesso sono stati riscontrati nello stesso individuo.

Quando i ricercatori hanno esaminato le differenze associate allo stile di vita, confrontando 452 individui non occidentali con 2.708 persone provenienti da Paesi industrializzati, è stato osservato che le popolazioni non occidentali presentano una maggiore diversità di sottotipi di Faecalibacterium.

Probiotici 2.0

Successivamente, il team di ricercatori ha verificato se la diversità di Faecalibacterium fosse associata alla malattia. La diversità è risultata ridotta nelle persone con obesità e malattie infiammatorie intestinali.

Tuttavia, nelle persone obese che hanno seguito una dieta mediterranea, la diversità di Faecalibacterium è aumentata dopo quattro settimane.

Diversi sottotipi di Faecalibacterium hanno mostrato differenti modelli di utilizzo dei carboidrati. I geni batterici correlati alla degradazione dei carboidrati complessi sono risultati arricchiti in individui non occidentali e i geni coinvolti nel trasporto degli zuccheri semplici e nella resistenza agli antibiotici sono risultati prevalenti nelle popolazioni occidentali.

A causa dell’alto livello di differenze tra le specie simili a Faecalibacterium, l’associazione dell’intero genere con effetti positivi sulla salute potrebbe essere un’eccessiva semplificazione. «La diversità osservata in questo studio dovrebbe essere presa in considerazione nello sviluppo di nuove strategie personalizzate per la modulazione di specifici ceppi di F. prausnitzii», affermano i ricercatori.

Chiarendo le differenze funzionali tra i ceppi di Faecalibacterium, lo studio apre anche la strada alla scelta dei ceppi adatti allo sviluppo di nuovi probiotici.

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