Cerca
Close this search box.

Trapianto del microbiota vaginale: possibile nuova cura per la vaginosi batterica

Il trapianto di microbiota vaginale per ripristinare il microbiota locale potrebbe aiutare contro la vaginosi batterica ricorrente. Uno studio lo dimostra.
CONDIVIDI →

Trapianto del microbiota vaginale: possibile nuova cura per la vaginosi batterica

CONDIVIDI →
Stato dell'arte
La vaginosi batterica è disturbo comune che colpisce fino a una donna su tre in età riproduttiva; si verifica quando viene alterato l’equilibrio tra i microrganismi presenti nella vagina, che costituiscono il cosiddetto microbiota vaginale. Nella maggior parte dei casi, gli antibiotici possono contrastare questa condizione. Ma, in alcune donne, la vaginosi batterica si ripresenta entro poche settimane o mesi, nonostante molteplici trattamenti antibiotici.
Cosa aggiunge questa ricerca
I ricercatori hanno eseguito un trapianto di microbiota vaginale da donne sane a cinque donne che avevano sintomi ricorrenti di vaginosi batterica e non avevano risposto agli antibiotici. Quattro delle cinque donne hanno mostrato un notevole miglioramento dei sintomi da 5 a 21 mesi dopo il trapianto, mentre la quinta ha mostrato remissione incompleta.
Conclusioni
Sebbene siano necessari studi più ampi, controllati con placebo, per testare l’efficacia terapeutica del trapianto di microbiota vaginale, questo studio suggerisce che le donne con vaginosi batterica ricorrente potrebbero trarre beneficio da questo trattamento.

In questo articolo

Il trapianto di microbiota vaginale potrebbe ripristinare il micro-ambiente locale e aiutare a trattare le recidive di un disturbo ginecologico molto comune come la vaginosi batterica. I risultati, pubblicati su Nature Medicine, potrebbero infatti aprire la strada a un’opzione più semplice ed economica per affrontare la vaginosi batterica ricorrente.

La vaginosi batterica colpisce fino a una donna su tre in età riproduttiva e si verifica quando viene alterato l’equilibrio tra i microrganismi presenti nella vagina, che costituiscono il cosiddetto microbiota vaginale. Questa condizione, che in alcuni casi è associata a secrezioni maleodoranti, può rendere le donne più vulnerabili alle infezioni a trasmissione sessuale e causare complicazioni durante la gravidanza.

Nella maggior parte dei casi gli antibiotici possono contrastare la vaginosi batterica, ma in alcune donne questo disturbo si ripresenta entro poche settimane o mesi nonostante molteplici trattamenti antibiotici.

Per individuare un trattamento efficace contro questo disturbo, un gruppo di ricercatori, guidati da Ahinoam Lev-Sagie, Debra Goldman-Wohl e Yotam Cohen del Weizmann Institute of Science, ha reclutato cinque donne con sintomi ricorrenti di vaginosi batterica che non avevano risposto agli antibiotici e le hanno sottoposte a trapianto di microbiota vaginale da donne sane.

Gli effetti del trapianto di microbiota vaginale

Prima dell’inizio dello studio è stato chiesto alle cinque donne, di età compresa tra 27 e 47 anni, di interrompere l’assunzione di antibiotici. Una settimana prima del trapianto di microbiota vaginale è stata loro somministrata a livello locale una crema antibiotica per ridurre la concentrazione dei batteri vaginali.

I ricercatori hanno quindi raccolto fluidi vaginali da tre donatrici con un microbiota vaginale sano e hanno effettuato un trapianto di microbiota vaginale nelle cinque partecipanti allo studio.

Nell’arco di 5-21 mesi gli studiosi hanno più volte verificato la presenza di sintomi tipici della vaginosi batterica o la comparsa di eventuali recidive. In quest’ultimo caso le donne sono state sottoposte a un’ulteriore trapianto di microbiota vaginale.

Vaginosi batterica: promettenti i risultati dello studio

Quattro delle cinque partecipanti allo studio hanno mostrato una remissione a lungo termine della vaginosi batterica entro 21 mesi dal trapianto; due donne sono state sottoposte a solo un trapianto, per le restanti sono stati necessari tre trapianti ciascuna. Nella quinta partecipante è stato osservato solo un parziale miglioramento dopo due trapianti.

Inoltre, i ricercatori hanno osservato che il microbiota vaginale delle quattro donne che hanno mostrato notevoli miglioramenti era particolarmente ricco di batteri Lactobacillus, noti per essere associati a un microbiota vaginale sano. In nessuna delle donne sono stati osservati effetti avversi in seguito al trapianto.

Sebbene siano necessari studi più ampi, controllati con placebo, per testare l’efficacia terapeutica del trapianto di microbiota vaginale, questo studio suggerisce che le donne con vaginosi batterica ricorrente potrebbero trarre beneficio da questo trattamento.

Traduzione dall’inglese a cura della redazione

Giorgia Guglielmi
Giorgia Guglielmi è una science writer freelance residente a Basilea, in Svizzera. Ha conseguito il dottorato in Biologia all’European Molecular Biology Laboratory e il Master in Science Writing al MIT.

Potrebbe interessarti

Oppure effettua il login