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Allergia agli acari: probiotici possibili adiuvanti nell’immunoterapia

Da una review italiana emerge un potenziale uso dei probiotici come supporto all’immunoterapia per le allergie indotte dagli acari della polvere.
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Allergia agli acari: probiotici possibili adiuvanti nell’immunoterapia

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Stato dell'arte
Mentre il ruolo dei probiotici in allergie come la dermatite atopica è ben chiaro, poco si sa della loro efficacia nelle allergie respiratorie.
Cosa aggiunge questa ricerca
La revisione fa il punto della situazione sull’efficacia dei probiotici nel trattamento delle allergie respiratorie indotte in particolare dagli acari domestici della polvere.
Conclusioni
Benché in aumento, sono ad oggi ancora carenti le evidenze a sostegno del ruolo dei probiotici nelle allergie respiratorie da acaro della polvere. Dagli studi disponibili si intuisce però un loro potenziale utilizzo come adiuvanti l’immunoterapia antigene-specifica correntemente applicata.

In questo articolo

Benché in aumento, sono ad oggi ancora carenti le evidenze a sostegno del ruolo dei probiotici nelle allergie respiratorie indotte dagli acari domestici della polvere. Dagli studi disponibili si intuisce però un loro potenziale utilizzo come adiuvanti l’immunoterapia antigene-specifica correntemente applicata in queste circostanze.

È quanto conclude la revisione condotta da Filippo Fassio e Fabio Guagnini, appartenenti rispettivamente al Nuovo Ospedale S. Giovanni di Dio di Firenze e all’Allergy Therapeutics Italia di Settimo Milanese, di recente pubblicata su Clinical and Molecular Allergy.

Allergie e asma sono entrambe condizioni cliniche ampiamente diffuse a livello mondiale. Una delle principali cause di allergia sono gli acari domestici della polvere (HDM), o meglio gli allergeni da loro prodotti, in grado di scatenare reazioni di ipersensibilità in soggetti predisposti. Gli HDM si concentrano soprattutto nei materassi e nei cuscini esponendoci a un’elevata probabilità di inalarne gli allergeni durante il sonno.

I dati relativi alla correlazione tra esposizione agli HDM, soprattutto in tenera età, e insorgenza di allergia respiratoria sono contrastanti. Secondo Calderon et al., infatti quando l’esposizione agli allergeni di HMD è minima, pari cioè a circa 0.1 mcg/gr-polvere, la probabilità di contrarre l’allergia da acaro è molto ridotta. Di contro, un altro studio riporta bassa prevalenza di allergia da HMD in bambini esposti sia ad alte che a basse concentrazioni di allergeni.

Ruolo terapeutico dei probiotici nel trattamento delle allergie

Considerando l’elevato impatto socio-economico delle differenti condizioni allergiche, negli ultimi anni si è notevolmente potenziata la ricerca volta a scoprire i meccanismi che ne stanno alla base e, di conseguenza, strategie efficaci per il trattamento e per ostacolarne l’insorgenza.

È ormai accettato il fatto di come il microbiota sia in grado di influenzare il sistema immunitario e di come il processo di colonizzazione batterica durante i primi anni di vita sia fondamentale nel garantire la salute dell’ospite riducendo quindi anche il rischio di allergie.  Si è infatti dimostrato come i soggetti allergici presentino non solo una marcata alterazione della risposta immunitaria mediata dai linfociti T helper, più spostata verso il fenotipo Th2 che Th1, ma anche disbiosi intestinale.

A supporto del ruolo del microbiota in diverse allergie, ecco di seguito alcuni studi volti ad indagare le potenzialità di alcuni ceppi batterici nel trattamento di queste condizioni.

  • Kalliomaki et al., ha dimostrato come il supplemento di L. rhamnosus comporti una significativa riduzione del rischio di sviluppare eczema atopico a 2 anni
  • Attraverso una revisione sistematica comprensiva di 29 RCT per un totale di 4755 bambini, Zuccotti et al., ha riscontrato una diminuzione considerevole di dermatite atopica in concomitanza con l’assunzione di probiotici durante la gravidanza e la prima infanzia
  • Zajac et al., in un’altra revisione sistematica, ha concluso come l’utilizzo di probiotici in condizione di rinite dia benefici in termini di qualità di vita nonostante il punteggio sintomatologico complessivo non abbia subito variazioni

Ruolo dei probiotici nelle allergie respiratorie da acaro della polvere

Le evidenze scientifiche relative al ruolo dei probiotici nel trattamento delle allergie respiratorie indotte da HDM sono in aumento nonostante il loro numero sia ancora esiguo.

Di seguito qualche esempio.

  • Lo studio di Hisbergues M et al., ha dimostrato come la co-somministrazione di L. plantarum e l’allergene Der p 1 induca lo spostamento della risposta immunitaria verso Th1, anziché Th2 come nelle comuni reazioni allergiche, oltre che la stimolazione di IgG e IL-10 abbinate a una riduzione del carico eosinofilo bronco-alveolare e la soppressione delle IgE specifiche
  • Van de Poll MA et al., ha riscontrato una riduzione della produzione sistemica di citochine indotte da Th2, IL-5 ad esempio, in 29 pazienti con asma allergica e sensibilizzati a HDM
  • Berings M et al., ha poi condotto uno studio pilota applicando il probiotico direttamente sui materassi e cuscini, luoghi di accumulo di HDM, riportando un miglioramento della qualità di vita dei pazienti attraverso una riduzione dei sintomi associati a rinite
  • Lo studio osservazionale condotto da Manzotti G. et al., ha riscontrato effetti positivi in termini sintomatologici in seguito alla somministrazione di due differenti formulazioni simbiotiche riportando inoltre un miglioramento aggiuntivo qualora venissero somministrate insieme a antistaminici orali o corticosteroidi

Prospettive future del ruolo dei probiotici

L’immunoterapia antigene-specifica o AIT rappresenta la principale opzione di trattamento per le riniti allergiche, incuse quelle causate da HDM. Recentemente è stato ipotizzato come i probiotici, vista la loro capacità di modulare proprio il sistema immunitario, potessero essere un valido supporto per questa terapia tenendo in considerazione le proprietà ceppo specifiche di ognuno.

Tra tutti infatti, i batteri producenti acido lattico hanno dimostrato di essere buoni candidati per sostenere e potenziare l’attività della AIT somministrata per via sublinguale.

Jerzynska et al., ha infatti sottolineato come l’aggiunta del probiotico L. rhamnosus GG sempre alla AIT per via sottolinguale permetta di migliorare maggiormente il quadro sintomatologico e di indurre l’espressione delle cellule T regolatorie dopo 5 mesi il trattamento rispetto alla sola terapia immunitaria o al placebo.

Inoltre, stando ai risultati di Adam E et al., E. coli Nissle 1917 somministrato insieme a immunoterapia basata sull’allergene ricombinante Der p1 ha impedito lo sviluppo dei sintomi allergici in modelli murini in seguito al contatto con HDM andando inoltre a potenziare la produzione di IgG2a allergene-specifica e, di contro, a ridurre quella mediata dalle IgE.

Rossi et al., infine, ha dimostrato come il supplemento di L. rhamnosus, B. lactis e FOS durante l’AIT vada a incrementarne l’efficacia clinica in maniera sinergica senza per altro dare reazioni avverse.

In conclusione, l’uso dei probiotici nel trattamento delle allergie appare molto promettente soprattutto se abbinato a una terapia immunomodulante come l’AIT. Sebbene il loro ruolo nel trattamento e nella prevenzione delle condizioni allergiche sia ampiamente riconosciuto, nell’ambito specifico delle allergie respiratorie c’è ancora molto da scoprire.

È necessario inoltre, considerato come le proprietà dei probiotici siano altamente dipendente dal ceppo selezionato, capire meglio quali siano i probiotici ideali da utilizzare nelle allergie respiratorie acaro correlate e come questi agiscano all’interno dell’ospite al fine di assicurarne efficacia terapeutica e sicurezza.

Silvia Radrezza
Laureata in Farmacia presso l’Univ. degli Studi di Ferrara, consegue un Master di 1° livello in Ricerca Clinica all’ Univ. degli Studi di Milano. Borsista all’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS dal 2017 al 2018, è ora post-doc presso Max Planck Institute of Molecular Cell Biology and Genetics a Dresda (Germania).

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