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Microbioma vaginale e uterino nell’endometrite post-parto delle mucche da latte

Post-parto, ritardi nella differenziazione del microbioma vaginale da quello uterino causa endometrite nelle mucche da latte e aumento rischio infertilità.
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Microbioma vaginale e uterino nell’endometrite post-parto delle mucche da latte

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Stato dell'arte
La proliferazione batterica nell’utero e nella vagina dopo il parto è normale. Tuttavia, se non opportunamente gestita, può essere causa di infezioni, per esempio l’endometrite. Fino a oggi questa condizione è stata esaminata considerando separatamente il microbioma vaginale da quello uterino.
Cosa aggiunge questa ricerca
Per la prima volta, sono stati esaminati sia il microbioma vaginale sia quello uterino di mucche con endometrite post-parto e sono stati confrontati con quelli di esemplari che non hanno sviluppato l’infezione (controlli sani).
Conclusioni
Subito dopo il parto, il microbioma vaginale e uterino tendono a fondersi per poi ritornare differenziati. Questo avviene in breve tempo nel caso dei controlli, in tempi maggiori per gli esemplari colpiti da endometrite nei quali si è registrata anche una perdita transitoria di diversità batterica.

In questo articolo


Dopo il parto, il ritardo nella differenziazione del microbioma vaginale da quello uterino è causa di endometrite nelle mucche da latte, il che ha come conseguenza un aumento del rischio di infertilità.

È quanto dimostra lo studio condotto da Raul Miranda-CasoLuego e colleghi della University College Dublin, pubblicato su PlosOne.

Tra gli eventi fisiologici dopo il parto rientra anche la crescita batterica soprattutto a livello uterino. Se questa proliferazione non viene debitamente controllata rischia però di evolvere in un’infezione vera e propria, l’endometrite.

Gli studi finora condotti si sono focalizzati separatamente su microbiota vaginale e uterino senza che questi fossero mai analizzati nel loro complesso e tenendo presente anche le possibili inter-connessioni. Lo hanno fatto i ricercatori irlandesi collezionando campioni vaginali e intra-uterini di 97 mucche, rispettivamente 7 giorni prima del parto e 7, 21 e 50 giorni dopo. Il totale degli esemplari inclusi è stato poi suddiviso in due gruppi, i controlli sani (n=26) e quelli che hanno invece sviluppato endometrite (n=24), per il confronto dei campioni. Le mucche rimanenti (n=47) sono state escluse dalle analisi in quanto non rientranti nei criteri prestabiliti. Di seguito i principali risultati ottenuti.  

Microbioma di vagina e utero nei controlli bovini

Considerando solo il gruppo rimasto sano, sono stati identificati un totale di 327 OTUs (tra vagina e utero), il 50% dei quali registrati in appena il 5% degli esemplari. Ciò suggerisce un’elevata inter-individualità.

Confrontando poi i campioni in base alla sede anatomica (vagina vs utero) si è notata una buona analogia in termini di comunità batterica, di distribuzione di OTUs oltre che della loro interconnessione. Nemmeno il giorno di raccolta ha implicato una separazione batterica netta tra i tipi di campioni.

Nel complesso si è perciò dimostrata l’esistenza di un core batterico proprio del tratto riproduttivo nel periodo del post-parto.

Cambiamenti batterici associati a endometrite post-parto

Abbinando alle analisi condotte sui campioni dei controlli quelle degli esemplari che hanno sviluppato endometrite è emerso che:

  • la comunità batterica dei due gruppi è significativamente differente e soggetta a cambiamenti di popolazione tempo-dipendenti
  • un decremento di particolari OTUs e la suddivisione in sotto-comunità batteriche il settimo giorno dopo il parto sono fattori associabili allo sviluppo di endometrite sia in vagina sia in utero
  • l’analisi di suddivisione per cluster ne ha individuati principalmente due. Al primo hanno dimostrato di appartenere i campioni collezionati il giorno 7 e 21 del gruppo con endometrite; il secondo ha riportato invece un’ulteriore raggruppamento interno identificato con 2a e 2b. Nel 2a sono rientrati tutti i campioni degli esemplari sani del giorno 7 ma solo quelli uterini del 21°, quelli del gruppo malato del cinquantesimo giorno e quelli uterini dei controlli sempre del giorno 50. Nel sottogruppo 2b sono invece stati inclusi i campioni del pre-parto e quelli vaginali del gruppo sano dei giorni 21 e 50
  • il ripristino della struttura batterica del gruppo sano è stata registrata già al settimo giorno, in quello che ha sviluppato endometrite è risultata evidente invece solo il giorno 21, ma presente anche al 50°
  • gli OTUs ampiamente rappresentati il settimo giorno dopo il parto nei controlli hanno dimostrato un profondo decremento nel gruppo malato per aumentare nuovamente con il passare dell’infezione
  • l’alterazione batterica post-parto negli esemplari rimasti sani si è mostrata inferiore e più rapida da ristabilire rispetto agli esemplari che hanno sviluppato malattia
  • nel gruppo che ha sviluppato l’endometrite, il microbioma vaginale e uterino hanno presentato una somiglianza reciproca maggiore a una settimana dal parto rispetto che al giorno 21. Anche nel confronto con i campioni dei controlli sani, è emersa una più alta sovrapposizione batterica tra vagina e utero sia in termini di distribuzione di OTUs che di abbondanza relativa

Disbiosi post-parto e sviluppo di endometrite

Sulla base dei dati appena discussi, sette giorni dopo il parto, il microbioma (vaginale e uterino) dei controlli rimasti sani e degli esemplari che hanno poi sviluppato la malattia è differente. In questi ultimi infatti si è registrato un calo nel numero degli OTUs, della diversità batterica e della ricchezza di specie (649 vs 1789).

A livello di phylum, inoltre, i controlli sani hanno presentato alti livelli di Firmicutes, la controparte di Bacteroidetes. Il rapporto F/B nei primi è circa 4.02, mentre nei secondi è 0.64.

Infine, i ricercatori si sono concentrati sul microbioma vaginale di entrambi i gruppi suddividendolo in quattro cluster, ognuno con caratteristiche e rappresentanze peculiari. Per esempio:

  • il cluster I ha raggruppato 16 dei 20 campioni collezionati da esemplari sani mostrando inoltre un elevato grado di ricchezza e diversità batterica; altri due campioni dello stesso gruppo sono invece rientrati nel cluster IV seppur caratterizzati da scarsa diversità e media ricchezza batterica
  • i cluster II e III hanno di contro presentato ridotta ricchezza e diversità batterica. Il primo è risultato dominato da Fusobacteria, il secondo da Bacteroidetes
  • il phylum Firmicutes ha registrato un’abbondanza relativa del 74.9% e 95.1% nei cluster I e IV rispettivamente

In conclusione, dunque, lo sviluppo di endometrite post-parto nelle mucche da latte è da ricollegare a un ritardo nella differenziazione del microbioma vaginale da quello uterino (o viceversa). Questo processo avviene già una settimana dopo il parto negli esemplari rimasti sani, a 21 giorni in quelli colpiti da malattia.

Silvia Radrezza
Laureata in Farmacia presso l’Univ. degli Studi di Ferrara, consegue un Master di 1° livello in Ricerca Clinica all’ Univ. degli Studi di Milano. Borsista all’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS dal 2017 al 2018, è ora post-doc presso Max Planck Institute of Molecular Cell Biology and Genetics a Dresda (Germania).

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