Allevare i pulcini con galline adulte ne migliora le caratteristiche del microbiota aumentandone la diversità e la resistenza a infezioni virali quali H9N2.
Lo conclude lo studio di Xiaobing Li e colleghi della South China Agricultural University di Guangzhou (Cina), di recente pubblicato su Microbiome.
Trasmissione del microbiota da madre a figli
La colonizzazione microbica in fase neonatale è indispensabile per, tra gli altri, un corretto sviluppo immunitario non solo per l’uomo, ma anche per gli animali, pollame incluso.
L’esposizione ambientale e il contatto con esemplari adulti sono aspetti fondamentali per una buona maturazione del microbiota anche se quasi mai considerati nel contesto di allevamenti industriali dove i pulcini crescono in assenza di galline adulte e all’interno di stabilimenti artificiali e controllati.
Con che conseguenze? I ricercatori qui hanno confrontato le caratteristiche del microbiota intestinale e la resistenza a infezione aviaria N9H2 (AIV) di pulcini allevati con e senza galline adulte. Ecco quanto emerso.
I risultati dello studio sui pulcini
Partendo dalle caratteristiche generali, i gruppi allevati con galline adulte hanno mostrato:
- una maggiore diversità del microbiota intestinale associata a una maggiore ricchezza dal terzo all’undicesimo giorno
- una maggiore ricchezza iniziale nella composizione del microbiota con, in generale, una maggiore espressione orofaringea di Proteobacteria a livello di phylum, Avibacterium e Leptotrichiaceae come generi. Firmicutes, Bacteroidetes, e Actinobacteria sono invece risultati più espressi nei campioni di piumaggio e feci a cui si aggiungono Proteobacteria e Fusobacteria a livello intestinale e relativi generi
- di contro, nel gruppo allevato separatamente, si è registrata una maggiore espressione di Firmicutes e Proteobacteria. Dal giorno 11 al 17° si è poi osservato un leggero incremento di Bacteroidetes, Actinobacteria e Tenericutes come phyla. Aumentano Lactobacillus, Clostridium, Ruminococcus
- influenza da parte della comunità batterica della madre che ne comporta una netta separazione dal gruppo allevato separatamente
- diversa maturazione del microbiota passando da una predominanza di Actinobacteria, Bacteroidetes e Fusobacteria (3°-5° giorno) vs un arricchimento di Enterococcaceae e Lactobacillaceae nella controparte. Al giorno 11 nessun genere dominante è stato registrato nel gruppo allevato separatamente, con di contro una aumentata espressione di Actinomycetales, Lysinibacillus, Muribaculaceae (S24-7), Leuconostocaceae e Turicibacteraceae. Il giorno 17 invece, Eubacteriaceae, Erysipelotrichaceae CC-115, Bifidobacteriales, ed Enterococcaceae bacterium RF39 sono predominanti nel gruppo separato, Corynebacteriaceae, Lysinibacillus, Actinomycetales e Turicibacteriales nell’allevato insieme
Esaminando poi meglio quanto e come il microbioma materno influenzi quello della prole si è visto che:
- nei tre sottogruppi di studio al terzo giorno circa il 5-10% della comunità batterica dei pulcini derivava da quella fecale materna con un addizionale 1-9% dal piumaggio
- tale contributo si è rafforzato con i giorni, raggiungendo al settimo un contributo del 3-29% a seconda del gruppo
Un microbiota più “ricco” protegge dalle infezioni
Da ultimo è stata valutata l’”utilità” di un passaggio di microbiota materno infettando i pulcini con influenza aviaria (virus H9N2) e monitorandone l’andamento nei pulcini allevati con le galline adulte vs separatamente.
- Il gruppo co-allevato ha mostrato una composizione batterica più stabile con una mantenuta predominanza ad esempio di Firmicutes. Mantenuta anche la funzionalità batterica
- significativo decremento post-infezione nel gruppo “separato” in particolare a carico di Firmicutes contrapposto a un arricchimento di Proteobacteria, Fusobacteria, Bacteroidetes e Actinobacteria, differenze per altro accentuate con i giorni (3-14 giorni)
- differenze compositive generali sono state osservate tra i due gruppi con una predominanza di Vagococcus, Veillonella, Leuconostoc e Bifidobacteriaceae nei campioni fecali del gruppo co-allevato, di Streptococcus, Corynebacterium, Lysinibacillus, Facklamia e Tessaracoccus
Conclusioni
Per riassumere quindi, i pulcini allevati con galline adulte presentano un microbiota più ricco di quelli allevati separatamente.
A ciò si aggiunge una maggiore stabilità e resistenza all’infezione aviaria con conseguenti benefici non solo per il benessere dei pulcini stessi, ma anche per una migliore gestione degli allevamenti.