Il mercato europeo della nutraceutica sta attraversando una fase di crescita dinamica. Valutato 83 miliardi di dollari nel 2025, si prevede che raggiungerà quasi 112 miliardi di dollari entro il 2030. Questo trend positivo è guidato da un cambiamento significativo nella mentalità dei consumatori: oltre la metà dei consumatori europei (51%) adotta oggi un approccio preventivo alla salute, e il 47% dichiara di utilizzare regolarmente integratori. Non più di nicchia, le nutraceutiche sono diventate parte essenziale del benessere moderno, spinte dalle preoccupazioni per le malattie croniche, dalla maggiore consapevolezza post-Covid, dall’invecchiamento della popolazione europea (21,3% over 65) e dalla crescente popolarità del benessere integrato.
È in corso una rivoluzione del benessere, plasmata da aspettative in evoluzione e dai progressi tecnologici. I consumatori europei di oggi cercano soluzioni multifunzionali—con supporto immunitario e digestivo in cima alla lista delle priorità. Ingredienti come collagene, curcuma, adattogeni e funghi funzionali sono sempre più richiesti. Le giovani generazioni si affidano sempre più alla tecnologia per prendere decisioni in ambito salute, e quasi un quarto utilizza app per la nutrizione. Inoltre, per il 50% dei consumatori europei, le preoccupazioni ambientali sono inseparabili dal benessere personale, spingendo la domanda verso packaging sostenibili e pratiche attente al clima.
Tuttavia, per entrare con successo in questo mercato in crescita, non basta comprendere i trend generali. Il vero successo sta nella capacità di navigare le specificità normative, comportamentali e di aspettative dei consumatori nei singoli Paesi.
Intuizioni strategiche dall’Europa
Regno Unito: leader nel benessere cognitivo
Il Regno Unito rappresenta il 16% dei nuovi lanci di integratori in Europa negli ultimi cinque anni ed è all’avanguardia nelle soluzioni per la salute mentale e le performance cognitive. I consumatori britannici danno priorità alla salute cognitiva, alla gestione dello stress e all’energia, con ingredienti supportati da evidenze scientifiche come omega-3, colina e piante nootropiche. Gli adattogeni—ashwagandha, rodiola e funghi funzionali—sono particolarmente apprezzati. Il Regno Unito è anche leader nel settore della nutrizione sportiva, che si sta evolvendo oltre gli atleti per includere prodotti ad alto contenuto proteico, a base vegetale, a basso contenuto di zucchero e di fascia premium.
In questo contesto, i probiotici stanno emergendo come frontiera innovativa, grazie alla loro capacità di migliorare digestione, assorbimento dei nutrienti e resilienza immunitaria—fattori critici sia per atleti professionisti che per consumatori attenti alla forma fisica. Il mercato britannico della nutrizione sportiva è previsto in crescita da 1,38 miliardi di dollari nel 2023 a 2,57 miliardi entro il 2030, con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 9,3% (fonte: Grand View Research).
Francia: epicentro della bellezza sostenibile
La Francia, rinomata per la sua tradizione nel settore beauty, si sta orientando verso una bellezza olistica con una filosofia “beauty from within”. I prodotti che promuovono vitalità e invecchiamento sano sono molto richiesti. Accanto al benessere mentale e al supporto energetico, i consumatori francesi danno grande valore alla sostenibilità, favorendo la crescita di integratori cosmetici naturali e biologici. Autenticità e trasparenza sono fondamentali per superare lo scetticismo del mercato e la sensibilità al prezzo, soprattutto in un contesto di crescente attenzione al greenwashing.
Probiotici e prebiotici sono sempre più utilizzati nei prodotti beauty per supportare la salute della pelle dall’interno. Il mercato francese della cosmetica a base di probiotici è stato valutato 108,26 milioni di dollari nel 2024 e si prevede che raggiungerà 136,26 milioni entro il 2028 (CAGR 6,04%, fonte: DataM Intelligence). Prodotti di punta come il Youth Serum di Gallinée, che combina probiotici, prebiotici e postbiotici, stanno diventando tra i preferiti dei consumatori per la loro efficacia nel rinforzare la barriera cutanea, lenire le infiammazioni e nutrire il microbioma cutaneo (fonte: The Sun UK).
Italia: la potenza nutraceutica
Nonostante la ricca tradizione alimentare mediterranea, l’Italia vanta il più alto tasso di utilizzo di integratori in Europa: l’80% della popolazione li consuma regolarmente, con una spesa pro capite annua di 63,60 euro. Gli italiani prediligono integratori per il supporto immunitario, l’energia e la salute articolare. I probiotici sono la categoria in più rapida crescita, a testimonianza di un forte interesse per la salute intestinale, l’immunità e persino il benessere mentale. Un dato importante: i consumatori italiani nutrono grande fiducia nei professionisti della salute—quasi la metà consulta un medico o un nutrizionista e oltre un terzo un farmacista prima di acquistare integratori.
Germania: leader nella salute immunitaria
La Germania rappresenta il 4,1% del mercato globale degli integratori, in particolare nel segmento della salute immunitaria. I consumatori tedeschi si concentrano su prevenzione, benessere mentale e controllo del peso. Vi è una forte domanda di ingredienti supportati scientificamente—come vitamina D, vitamina C (scelta dal 65% per l’immunità) e multivitaminici completi. Le tendenze indicano un crescente interesse verso soluzioni olistiche che affrontano stress, umore e sonno. Anche il settore della nutrizione sportiva è in crescita, con prodotti ad alto contenuto proteico e con etichetta pulita che rispondono alle esigenze di un pubblico attento alla salute.
I probiotici stanno assumendo un ruolo sempre più centrale nel mercato tedesco della salute immunitaria. Il segmento dovrebbe crescere da 756,5 milioni di dollari nel 2023 a 1,79 miliardi entro il 2030, con un CAGR del 13,1% (fonte: Grand View Research). I consumatori sono sempre più consapevoli del potenziale immunomodulante dei probiotici e del loro contributo al benessere intestinale e sistemico.
E ora servono percorsi di innovazione
Con quasi la metà dei consumatori europei che assume integratori per il benessere generale, il potenziale per un’innovazione mirata è enorme, in particolare per i prodotti “biotici”. Secondo Innova, due consumatori su cinque preferiscono il formato in capsule—un sistema di somministrazione che ha registrato una crescita del 12% CAGR negli ultimi quattro anni. I brand dovrebbero valutare l’offerta di capsule sia vegetariane che non vegetariane per ampliare il target.
Anche l’innovazione nel gusto rappresenta un’opportunità chiara. L’ascesa di gusti fruttati come pesca, mango e frutti di bosco evidenzia una crescente domanda di esperienze piacevoli senza sacrificare la funzionalità.
Il settore dei probiotici in Europa offre importanti opportunità di crescita—ma non esiste un approccio valido per tutti. I brand che avranno successo saranno quelli capaci di bilanciare i trend paneuropei con strategie mirate su base nazionale. Comprendere le priorità dei consumatori locali, collaborare con i professionisti della salute e investire nella sostenibilità e negli ingredienti supportati dalla scienza sono pilastri fondamentali per un successo duraturo in un mercato così variegato e in rapida evoluzione.
Reference
Mordor Intelligence – Nutraceutical in Europe Market Size & Share Analysis – Growth Trends & Forecasts (2025 – 2030) – https://www.mordorintelligence.com/
Innova Market Insights – Supplement Industry Trends in Europe – https://www.innovamarketinsights.com/
United Kingdom Sports Nutrition Market Size, Share & Trends Analysis Report – https://www.grandviewresearch.com/
France Probiotic Cosmetics Market – DataM Intelligence – https://www.datamintelligence.com/
Germany Immune Health Supplements Market Size & Forecast – https://www.grandviewresearch.com/
Germany Probiotic Dietary Supplements Market Size & Trends Report – https://www.grandviewresearch.com/
Health and Food Supplements in Italy – Statistics & Facts – https://www.statista.com/
Italy Nutritional Supplements Market Analysis – https://www.insights10.com/
Eurostat – Population Structure and Ageing – https://ec.europa.eu/eurostat/