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Scoperti nuovi ceppi di bifidobacterium nel microbioma intestinale infantile

Isolati e tipizzati nuovi ceppi di Bifidobacterium longum che potrebbero aiutare nella fase di svezzamento.

Un team di ricercatori Nestlé, in collaborazione con esperti del Broad Institute negli Stati Uniti, dell’Università di Bologna in Italia e dell’Icddr in Bangladesh, hanno individuato un nuovo batterio intestinale che risulta prevalente durante la transizione dall’infanzia alla prima infanzia.

La scoperta, pubblicata sulla rivista Cell, contribuisce alla comprensione del microbioma intestinale infantile e di come si evolve durante lo sviluppo. Questo lavoro consente di accelerare lo sviluppo di soluzioni nutrizionali e probiotici per sostenere la crescita e lo sviluppo dei bambini.

Lo studio ha seguito 267 bambini in Bangladesh dalla nascita fino ai due anni di età. La maggior parte delle mamme ha scelto di allattare esclusivamente al seno i propri bambini per i primi 6 mesi di vita e poi ha introdotto cibi solidi in combinazione con il latte materno durante il cosiddetto periodo dello svezzamento. È un periodo particolarmente importante dello sviluppo immunitario in quanto rappresenta la prima esposizione del sistema immunitario a molti nuovi segnali ambientali provenienti da cibo e batteri.

Gli scienziati hanno scoperto nuovi ceppi di Bifidobacterium longum (B. longum), un batterio che si trova tipicamente in un intestino sano. I nuovi ceppi sono risultati prevalenti quando la dieta dei bambini si è diversificata, molto probabilmente a causa della loro capacità unica di utilizzare sia i componenti chiave del latte materno sia le fibre del cibo solido.

I nuovi ceppi sono diversi dai B. longum, tra cui B. longum infantis, che è predominante durante la prima infanzia e l’allattamento al seno esclusivo. Questi nuovi ceppi potrebbero rivelarsi una nuova sottospecie e sono in corso ulteriori ricerche.

L’applicazione di metodi analitici all’avanguardia ha consentito di conoscere meglio l’attività metabolica del nuovo B. longum, rivelando un suo ruolo importante nell’ecologia e nel metabolismo dell’intestino in generale.

«Questa scoperta apre nuove possibilità per lo sviluppo della prossima generazione di soluzioni nutrizionali che possono aiutare a mantenere o ripristinare un microbioma intestinale diversificato e perfettamente funzionante nei neonati», commenta Isabelle Bureau-Franz, responsabile della ricerca Nestlé. «Questo può essere ottenuto stimolando i microbi intestinali benefici alimentandoli con nutrienti ottimali o integrandoli con probiotici. Ciò è particolarmente importante per la fase dello svezzamento, poiché non esistono soluzioni specifiche, ed è un periodo chiave per modellare l’ecosistema intestinale e salute immunitaria, con un potenziale impatto a lungo termine».

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